Cronaca locale

Muore cane, bufera su hotel a Palermo. L'albergo: "Abbiamo dato acqua e cibo"

L'ira degli utenti social contro l'albergatore che non avrebbe dato acqua e cibo ad una cagnolina morta qualche ora dopo. L'hotel: "Abbiamo chiamato i vigili urbani e dato da bere al cane"

Muore cane, bufera su hotel a Palermo. L'albergo: "Abbiamo dato acqua e cibo"

Una cagnolina morta perché avrebbe chiesto acqua e un po' di cibo all'interno di un hotel di Mondello a Palermo. Una storia che nel giro di qualche ora ha fatto il giro dei social e che ha indignato gli utenti, che adesso accusano la struttura ricettiva di non aver avuto cuore nell'aiutare un animale che stava male. A denunciare l'accaduto Pelosi nel cuore. "Aveva cercato aiuto all'interno del Palace Hotel di Mondello ma a quanto pare gli dava fastidio e secondo dei testimoni l'hanno presa e buttata sul marciapiede, senza chiamare neanche i vigili urbani - scrivono sulla propria pagina Facebook -. Una signora passava per caso di lì e con l'aiuto di alcuni passanti l'ha portata in clinica, hanno fatto di tutto per salvarla, ma non ce l'ha fatta". Il cane, morto nella notte tra domenica e lunedì, secondo Pelosi nel cuore si poteva salvare: "era molto disidratata, non beveva sicuramente da tempo. Ha avuto infezione alle vie urinarie, poi infezione con pus nell'intestino. Purtroppo era troppo tardi".


Il post ha creato indignazione sul web, in tanti hanno cominciato a riempire di insulti la pagina Facebook dell'hotel. Al di là dell'indignazione però, nessuna ha cercato di sentire l'altra versione dei fatti, perlomeno per cercare di ricostruire la vicenda. Il direttore del Palace Hotel di Mondello spiega a NextQuotidiano la propria versione dei fatti. "Intorno alle 19.30 di sabato scorso il cane si sarebbe introdotto nel giardino passando tra le sbarre della recinzione - spiega -. Una volta avvistato dal personale dal momento che era in corso un evento con 250 persone il cane è stato accompagnato in disparte e gli è stata data da bere dell’acqua". La struttura ricettiva sostiene di avere dato tutta l'assistenza necessaria al piccolo animale. "Abbiamo chiamato i vigili urbani e dato da bere al cane". Per per ovvie ragioni igienico-sanitarie, il cane non poteva rimanere all’interno della struttura. "Abbiamo così chiamato una dottoressa dell’OIPA – spiega il Direttore – che ci ha detto di chiamare la Polizia. Il 113 ci ha risposto che per questo genere di intervento dovevamo contattare i vigili urbani, e così abbiamo fatto". Tutto risolto? No, perché i vigili urbani hanno risposto che "per questo genere di questioni non potevano entrare all’interno di una proprietà privata". Il cane è stato quindi accompagnato all’esterno della struttura da uno dei lavapiatti "che è rimasto con lui per 30-45 minuti in attesa dei vigili". II direttore prosegue: "temiamo di subire un forte danno di immagine in virtù di queste accuse e pubblicheremo a breve una comunicazione ufficiale con la posizione dell’albergo, nella situazione in cui ci siamo trovati abbiamo fatto il possibile per quel cane".

Sui social è arrivata l'ondata di indignazione, centinaia di messaggi hanno inondato la pagina Facebook dell'hotel e in molti si augurano che adesso la struttura chiuda i battenti.

Intanto la direzione comunica che a breve uscirà un nota ufficiale per spiegare l'accaduto di una vicenda dai contorni poco chiari.

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