Cronaca locale

Topi nel casello, i dipendenti fuggono: che caos sulla A20

Invasione di topi al casello di Villafranca Tirrena e i dipendenti fuggono lasciando il casello "scoperto". In pochi minuti il caos alla circolazione

Topi nel casello, i dipendenti fuggono: che caos sulla A20

Topi al casello e l'autostrada va in tilt. È successo a Villafranca Tirrena, in provincia di Messina allo svincolo dell'autostrada A20 Palermo-Messina. I topi hanno invaso i gabbiotti del casello e i dipendenti sono fuggiti lasciando incustoditi l'intera area del casello autostradale. In pochi minuti nella zona si è creato il caos, visto che nella stazione è disponibile solo una cassa automatica.

I dipendenti, dopo aver visto che i gabbiotti erano invasi dai roditori, hanno deciso di non prendere servizio e sono andati via, lasciando senza personale il casello della autostrada A20. Secondo quanto riporta il Giornale di Sicilia, sono state numerose le auto rimasta bloccate al casello e tanta è stata la confusione generata dai viaggiatori che hanno tentato di raggiungere le casse automatiche per riuscire a superare la barriera. Solo dopo alcuni minuti gli impiegati sono tornati nelle cabine che nel frattempo erano state sgomberate con l’allontanamento dei ratti. Sul posto è arrivata anche la polizia stradale che ha ripristinato l’ordine, normalizzando la situazione.

Sulla vicenda è intervenuto anche Michele Barresi, segretario generale di Uiltrasporti Messina, che mette in evidenza le precarie condizioni di sicurezza e igienico ambientali in cui operano i dipendenti. Intanto il Cas ha fatto sapere di stare provvedendo alla risoluzione a breve del problema. Intanto oggi sono parecchi i disagi sulle autostrade siciliane a pagamento, ossia la A20 Palermo-Messina e la A18 Palermo-Catania a causa dello sciopero dei casellanti.

La protesta è scattata dalle 2 di questa notte, con le prime 4 ore dello sciopero dei lavoratori del Consorzio autostrade siciliane (Cas), indetto da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Sla e Lata. La vertenza mira al riconoscimento del contratto delle autostrade e dei trafori per gli oltre 300 dipendenti del Cas. Per tutta la giornata hanno incrociato le braccia esattori, tecnici e dipendenti amministrativi con un’adesione alta.

I casellanti protestano per la tutela dei diritti, gli adeguamenti economici e contrattuali e per un ente più efficiente che dia garanzie e maggiore sicurezza agli utenti e ai lavoratori.

"Solo un ente pubblico ed economico potrà rilanciare un Consorzio che non riesce a dare servizi adeguati all’utenza siciliana, garantire i diritti contrattuali dei lavoratori e procedere alle necessarie assunzioni e su questo la politica regionale deve operare con urgenza uscendo dall’immobilismo che da anni relega il Cas a semplice carrozzone pubblico", si legge in una nota.

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