Economia

Il pandoro Bauli si pappa i biscotti Doria

A vendere la famiglia Zanin, erede dei fondatori

Laura Verlicchi

da Milano

Bauli compra Doria, ovvero i biscotti Bucaneve, e diventa sempre più una presenza quotidiana sulla tavola degli italiani. Il gruppo veronese continua così la sua strategia di bilanciamento, come spiega Alberto Bauli, presidente del gruppo veronese leader dei prodotti da ricorrenza: «Abbiamo una quota del 28%, è vero, ma si tratta di un mercato difficile e quindi abbiamo avvertito la necessità di cercare altri sbocchi. Oltre alle uova di Pasqua, dove siamo il numero due del mercato, ci stiamo conquistando quote significative nella croissanteria, dove abbiamo il 18% del mercato a marchio nostro e il 22% con quelli che produciamo per la grande distribuzione, i cosiddetti private label. Con Doria, un marchio storico nel settore dei biscotti, giunto alla terza generazione, il fatturato del nostro gruppo arriva a 280 milioni di euro, di cui oltre 120 estranei al mercato dei panettoni e pandori. Certo, la quota di mercato di Doria attualmente non supera il 3,5%, ma riteniamo che abbia buone opportunità di crescere».
L’acquisizione, annunciata ieri anche alle rappresentanze sindacali, è stata siglata il 31 luglio: il gruppo Bauli ha acquistato la totalità del pacchetto azionario dalla famiglia Zanin, proprietaria fin dalla fondazione della Doria, che oltre ai biscotti, produce anche cracker e pasticceria industriale. Tra i marchi più famosi, accanto ai Bucaneve, presenti sul mercato da oltre cinquant’anni, ci sono Atene, Doricrem, Doriano e tanti altri. Il fatturato dell’azienda è di 37 milioni: il sito produttivo è unico e si trova ad Orsago (Treviso) su un'area complessiva di oltre 270mila metri quadrati. Il gruppo Bauli ha chiuso il bilancio 2005 con ricavi per 240 milioni (più 20%) e un risultato netto consolidato di 6,5 milioni, in crescita del 30 per cento.
Un’operazione tutta nel solco della tradizione dolciaria veneta, dunque, come ha sottolineato il vicepresidente della Regione Luca Zaia: «Il profumo di biscotti e pasticceria ha lo stesso effetto sulla gente della Sinistra Piave che aveva la madeleine su Proust: evocatore. Ci ricorda la nostra terra immersa nella fragranza proveniente dai forni Doria, storica azienda di Orsago alla quale dobbiamo questa felice associazione». E ha aggiunto: «Sono soddisfatto che una realtà come la Bauli abbia acquisito Doria che, oltre ad essere rinomata per la bontà della propria produzione ha, negli anni, contribuito in maniera importante alla creazione di posti di lavoro nella nostra terra.

Per questo, mi auguro che tale operazione non sia il preludio a una più ampia riorganizzazione interna destinata a ripercuotersi proprio sull'occupazione».

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