Anche Gesù Bambino è stato un piccolo immigrato, quando si spostò in Egitto per sfuggire alle minacce di Erode, come tanti altri bambini di oggi, in fuga da guerre, persecuzioni e povertà, spesso senza neanche i genitori. Benedetto XVI, nel suo messaggio per la 96ª Giornata mondiale dei migranti, usa anche il paragone biblico per sottolineare la «familiarità» della Chiesa con il dramma dei migranti. «Gesù stesso da bambino ha vissuto lesperienza del migrante perché, come narra il vangelo, per sfuggire alle minacce di Erode dovette rifugiarsi in Egitto insieme a Giuseppe e Maria», ha ricordato il Papa. Nelloccasione, il pontefice ha lanciato un appello per i minori migranti, in particolare i rifugiati richiedenti asilo, ma anche per quelli immigrati con i genitori, o magari nati nei Paesi di destinazione, per i quali ha chiesto laccesso pieno alla scuola e a ogni altra forma di integrazione sociale.
Proprio ai diritti dei minori è dedicata la Giornata del 2010, «un aspetto - ha detto il Papa - che i cristiani valutano con grande attenzione, memori del monito di Cristo, il quale nel giudizio finale considererà riferito a Lui stesso tutto ciò che è stato fatto o negato a uno solo di questi più piccoli».Il Papa «Anche Gesù Bambino fu un piccolo migrante»
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