Politica

La parabola di Irene Pivetti, dalla Camera a Berceto

Irene Pivetti ricomincia da Berceto. L’ex presidente della Camera dei deputati, che tra il 1994 e il 1996 metteva in riga gli «onorevoli colleghi» con la sua aria severa e i suoi foulard, è diventata assessore all’Occupazione e alla formazione professionale del piccolo comune del Parmense. Non è una nomina di facciata, ha assicurato lei, che si è impegnata ad adempiere a pieno ai suoi incarichi. Come dire, cambia il livello istituzionale, ma il senso del dovere è rimasto quello di una volta.
Il neoassessore vip è stato scelto dal primo cittadino del paese da 2.300 anime, Luigi Lucchi, che guida una lista civica. «Con il sindaco Lucchi - ha spiegato Irene Pivetti - stiamo lavorando già da alcuni mesi per un progetto rivolto all’occupazione, legato a qualcosa di colorato e divertente come un festival del cinema, ma sempre con l’obiettivo di creare nuovi posti di lavoro soprattutto per i giovani. Visto questo incarico comunque non dimenticheremo i meno giovani che oggi hanno altrettanto bisogno di trovare nuove opportunità occupazionali». Il neoassessore, nonostante i tanti impegni, ha assicurato la sua presenza. «Ci tengo a seguire con continuità il progetto che abbiamo pensato per Berceto e sarò presente qui anche più di una volta al mese perché si tratterà, in realtà, anche di muoversi a Bruxelles o in regione per raccogliere finanziamenti per queste iniziative».
Non si può certo dire che l’ex presidente della Camera ami stare in ozio. Dopo la propria esperienza all’aula di Montecitorio, che ha guidato in quota Lega a soli 31 anni, ha fatto la giornalista e ha condotto trasmissioni televisive. Ora la nuova vita politica in provincia. A Berceto la Pivetti è entrata in una giunta che non si riconosce in alcuno schieramento politico. «Non siamo né di centrodestra né di centrosinistra - ha spiegato il sindaco Lucchi, che è stato assessore alla Provincia di Parma negli anni Ottanta per il Partito socialista -, ci interessano i programmi e gli organigrammi più che gli schieramenti. A noi sta stretta anche la denominazione di schieramento civico, ci definiamo una giunta di strada e infatti, tempo permettendo, le nostre riunioni si svolgeranno sempre nella piazza del paese».
L’Appennino emiliano sembra ispirare in modo particolare gli esponenti storici del Carroccio. Già il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, infatti qualche mese fa è stato eletto nel Consiglio comunale di Porretta, paese montano del Bolognese. Quella volta però si era trattato di un’«affinità elettiva» del responsabile del Viminale, appassionato di musica e musicista amatoriale, con il piccolo centro patria di un noto «Soul festival». L’amicizia di Irene Pivetti con Berceto invece sarebbe nata grazie ai Sioux. «Conosce bene la realtà del nostro paese - ha aggiunto Lucchi -, perché segue da tempo la nostra storia, soprattutto il gemellaggio con la comunità indiana dei Sioux Lakota.

Il tema delle identità locali sta molto a cuore sia a noi sia a lei, anche se, ci tengo a precisarlo, la Lega non c’entra nulla».

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