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"Viva la giustizia vera". Via libera del Senato all'abrogazione dell'abuso di ufficio

L'abolizione dell'abuso d'ufficio dal Codice penale è passata al Senato con 99 voti favorevoli, 50 voti contrari e 8 astenuti

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Via libera al Senato alla rimozione dal Codice penale del reato di abuso di ufficio. Disco verde, quindi, all'articolo 1 del disegno di legge sulla Giustizia con 99 voti favorevoli, 50 voti contrari e 8 astenuti. Nessun emendamento che è stato presentato dalle opposizioni è stato accolto. In particolare, l'emendamento riferito all'abuso di ufficio che è stato presentato dal senatore M5s Scarpinato è stato respinto con 30 voti favorevoli, 132 contrari e 2 astenuti. Il testo conteneva una lettura del reato sulla base di un indirizzo fornito dalla Corte di Cassazione. Rispetto agli altri voti segreti sugli emendamenti sullo stesso articolo, in questo sono venuti a mancare almeno una ventina dei voti favorevoli. La votazione era a scrutinio segreto e ha permesso di avere il polso della situazione sulla base dei voti favorevoli e contrari che sono alla fine stati conteggiati. Gran parte degli amministratori, di qualunque schieramento politico, hanno caldeggiato l'abolizione per evitare paralisi al sistema.

"Secondo dati del Ministero della Giustizia, nel 2022 sono stati archiviati 3.536 fascicoli aperti per abuso d'ufficio su 3.938, cioè il 90% dei casi. Nel 2022, su 205 sentenze per abuso d'ufficio, ci sono state 8 condanne, cioè l'8,8%. Nel 2021, sempre secondo dati del Ministero della Giustizia, su 4.745 indagini per abuso d'ufficio ne sono state archiviate 4.121, l'87%. Su 318 sentenze le condanne sono state 9, il 2.8%", ha spiegato il senatore Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia in Senato, intervenendo in Aula sul ddl Nordio. "È evidente che questo reato non ha funzionato. I dati sul fallimento dell'abuso d'ufficio sono eclatanti. Come Ricci del Pd, noi difendiamo i sindaci. Non li difende il Pd, che ha abbandonato anche gli esponenti del suo partito che poi si sono rivelati innocenti. Viva la giustizia vera", ha concluso il senatore.

Contrari all'abolizione, come già noto alla vigilia, parte del Pd e M5s. "l modo in cui il Pd si sta arrampicando sugli specchi per spiegare perché è contrario all'abolizione dell'abuso di ufficio contro il parere di tutti i suoi amministratori è oggettivamente imbarazzante. Un partito che per inseguire i 5S è approdato al populismo giudiziario", è l'accusa di Carlo Calenda dopo il voto in Senato. Il voto segreto ha dimostrato ancora una volta la spaccatura all'interno dei partiti di opposizione.

L'ordine del giorno, con il voto di oggi, impegna anche il governo "a costituire un tavolo di lavoro per un riordino dei reati contro la pubblica amministrazione e un osservatorio volto ad operare un monitoraggio che valuti l'impatto nel sistema dell'abrogazione del reato di abuso d'ufficio".

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