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Pasta e pizza le vere star dei mondiali di nuoto

Il ministro Zaia trasforma i campionati in una vetrina del made in Italy: una tentazione anche per gli atleti. Lo chef Tino Vettorello ha preparato 230mila piatti. A ruba anche 100mila confezioni del probiotico Yakult. Alla cena di chiusura il sindaco Alemanno

Un'incredibile abbuffata di record del mondo in vasca, ma un'altrettanto pantagruelica scorpacciata di pasta e pizza. E così, alla fine, al di là del medagliere mai così ricco per noi, a trionfare è proprio il made in Italy. Soprattutto a tavola. All'insegna della buona cucina, infatti, anche la gran serata di chiusura tra le sculture candide del meraviglioso Foro italico. A tavola, per festeggiare atleti e vip, c'erano risotto al prosecco e grana padano, paccheri al pesto e pinoli, pachino con rucola e mozzarella di bufala. Solo le ultime prelibatezze preparate ieri sera nella Food court del Villaggio del Nuoto coordinata da Buonitalia spa e patrocinata dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Un altro successo per il ministro Luca Zaia che ha voluto trasformare questo evento sportivo in una vetrina di prestigio per i migliori prodotti del nostro Paese. E, a giudicare dal successo, si può proprio dire che ci sia riuscito.
Al party d'addio della rassegna iridata è arrivato anche il sindaco di Roma Gianni Alemanno che ha raggiunto atleti desiderosi solo di far festa. E pronti, finalmente, a lasciarsi finalmente andare a qualche peccato di gola senza sensi di colpa. Anche se, rivela il celebre chef Tino Vettorello che ha coordinato la cucina e uno staff di venticinque cuochi, anche durante i giorni delle gare più di un atleta si è lasciato tentare dalla gola. "Perfino le sincronette - rivela Vettorello, violando il segreto professionale - facevano strappi alla ferrea dieta venendo a divorare di soppiatto dei bei piatti di maccheroni". Andati letteralmente a ruba per tutte le due settimane della manifestazione. "Una faticaccia - racconta lo chef, titolare dell'omonimo ristorante nel trevigiano -, abbiamo preparato 230mila pietanze. Uno sforzo ripagato dall'apprezzamento ricevuto per i nostri cibi e prodotti. Molto gettonata la pasta e anche l'angolo della pizza è stato regolarmente preso d'assalto. Abbiamo preparato pasti leggeri e genuini con i migliori prodotti del made in Italy, ideali per la dieta degli atleti, ma apprezzati anche dal numeroso pubblico che ha fatto sosta nei nostri stand, spendendo pochi euro per cibo di qualità».
Molto soddisfatto anche il ministro. «L'agroalimentare italiano è un variegato universo di eccellenze che tutto il mondo ci invidia - le parole di Luca Zaia - Quale miglior modo per festeggiare le eccellenze del nuoto se non banchettando tutti assieme con quelle che sono le eccellenze dell'agroalimentare italiano?». Atleti e ospiti hanno potuto apprezzare piatti a base di formaggi tipici come mozzarella di bufala campana, parmigiano Reggiano, grana padano, taleggio, gorgonzola, pecorino Romano, provolone Valpadana, di Asiago, di Montasio, ma anche pomodoro San Marzano, speck, prosciutto di Parma, prosciutto di San Daniele e mortadella Bologna.
«I pallanuotisti sono quelli che più divoravano i nostri pasti - racconta Vettorello - La pasta andava a ruba, ma anche i gelati, con questo caldo. E l'ora dell'aperitivo a prosecchino richiamava le delegazioni al completo. Tutti i nostri cibi erano inoltre consumati su piatti e posate biodegrabili». Un bilancio? «È stata una bella esperienza - conclude Vettorello - la qualità italiana si è messa ancora una volta in mostra».
Buon cibo, ma trattandosi di una manifestazione sportiva un pensiero anche alla salute.

Preso letteralmente d'assalto per tutti i quindici giorni della manifestazione lo stand di Yakult, il partner ufficiale della Fina, la federazione internazionale del nuoto, che ha distribuito a pubblico e atleti oltre 100mila bottigliette di probiotico, una bevanda giapponese dalla lunghissima storia che aiuta le difese immunitarie del nostro organismo.

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