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Pedofilia, il Vaticano: "Denunce ai tribunali Papa pronto a spretare"

Pubblicata la guida sulle procedure canoniche: "Nei casi di abusi su minori da parte dei preti si deve sempre seguire la legge civile denunciando i crimini alle autorità appropriate". Bertone: "Il Papa ci sorprenderà"

Pedofilia, il Vaticano: 
"Denunce ai tribunali 
Papa pronto a spretare"

Roma - Nei casi di abusi sessuali su minori da parte dei preti "si deve sempre seguire la legge civile per quanto riguarda la denuncia dei crimini alle appropriate autorità". Il Vaticano pubblica la guida sulle procedure canoniche della Congregazione per la dottrina della fede per contrastare gli abusi sessuali messi in atto dai preti. Proprio per questo, "nei casi più gravi il Papa potrà direttamente ridurre il colpevole allo stato laicale, senza passare per un processo canonico".

Le linee giuda della Santa Sede E' la prima volta che viene scritto nero su bianco che il ricorso alle autorità civili è obbligatorio. La guida, in tutto un paio di pagine in inglese, è - spiega la Sala Stampa vaticana - il modo in cui verrà attuato d’ora in poi il motu proprio del 2001 sui delicta graviora. Le linee guida sono il riassunto di procedure operative già definite, con un regolamento interno al Dicastero risalente al 2003, ma mai rese note al pubblico. "In casi veramente gravi, quando un tribunale civile ha condannato un prete colpevole di abusi sessuali su minori o quando ci sono prove evidenti, la Congregazione per la Dottrina della Fede - si legge sul documento-guida - può scegliere di portare il caso direttamente al santo Padre con a richiesta che il Papa emetta un decreto ex officio per la riduzione allo stato laicale. Non vi puo essere ricorso canonico contro tale decreto papale".

Cei: "C'è bisogno di purificazione" "In quest’ora di prova, la Chiesa in Italia - afferma oggi una nota della Cei - non viene meno al dovere della purificazione, pregando in particolare per le vittime di abusi sessuali e per quanti, in ogni parte del mondo, si sono macchiati di tali odiosi crimini". E "implora dal Signore energie nuove, perché ne rafforzi la passione educativa, sorretta dalla dedizione e dal generoso impegno di tanti sacerdoti che, insieme ai religiosi, alle religiose e ai laici, ogni giorno si spendono soprattutto nelle situazioni più difficili". In occasione del quinto anniversario dell’elezione di Benedetto XVI al pontificato, "la Presidenza della Cei invita tutte le comunità ecclesiali a stringersi in quel giorno nella preghiera intorno a lui, centro di unità e segno visibile di comunione". "In tale occasione - afferma una nota - si individueranno a livello locale le forme più adatte (quali, per esempio, l’Eucaristia, la liturgia della Parola, veglie di preghiera, l’adorazione eucaristica e la recita del rosario) per rendere grazie a Dio per il magistero illuminato e la cristallina testimonianza del Papa".

Bertone: "Il Papa ci sorprenderà" Sul tema della pedofilia nel clero, il segretario di Stato Vaticano, cardinale Tarcisio Bertone, crede che "il Papa prenderà altre iniziative ancora", che "non mancheranno di sorprenderci". "Non posso anticipare, ma si sta pensando ad altre iniziative su questo tema specifico", ha sottolineato, rilevando che "anche altre istituzioni dovrebbero prendere iniziative concrete, di cuore", al fine di difendere la dignità dei bambini e delle madri giovani.

Il Papa - ha inoltre ricordato il cardinale Bertone durante la conferenza stampa - ha chiesto perdono per i casi di pedofilia nei quali sono rimasti coinvolti religiosi tramite "la lettera in Irlanda, e diversi discorsi sia negli Stati Uniti sia in Australia".

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