Economia

Pentax incoronata regina del deserto

Pentax, realtà ai vertici nel settore della produzione di elettropompe (fatturato 2009: 42 milioni), ha chiuso l'anno in bellezza, ottenendo in Medio Oriente un ordinativo da 14 milioni di euro per elettropompe per usi domestici e agricoli. «Guardiamo a questa commessa come a un chiaro segnale della fine della crisi - dichiara l'amministratore delegato Gianluigi Pedrollo. Per quanto ci riguarda, almeno, la ripresa è indubbiamente in atto, con aumenti percentuali a doppia cifra in ogni continente».
Pentax realizza il 95% del suo fatturato all'estero; la quota destinata all'Africa è cresciuta del 16% nell'ultimo anno, con risultati particolarmente lusinghieri in Egitto e in Libia - Paesi con vaste aree desertiche in cui la gamma dei prodotti italiani è molto apprezzata. «Le prospettive per il futuro sono positive - puntualizza l'ad. - A fine 2010 la consistenza del carico ordini ha registrato un incremento del 60% rispetto al pari periodo 2009, e le scorte di prodotto finito si sono dimezzate».
Per garantirsi nuovi sbocchi all'estero e aumentare la propria quota di mercato in Italia, nel 2010 Pentax ha costituito una nuova società, Marly, specializzata in pompe mono e multi-giranti, ad asse orizzontale o verticale, di superficie o sommerse, tutte ad alta tecnologia e customizzate. «Una bella sfida per noi costruttori di grandi serie standard - commenta Pedrollo - ma anche una capacità produttiva in più, che va a completare la gamma delle nostre offerte». Cliente di riferimento è Enel Green Power, già fornita da Marly per le centrali di Larderello (PI), Radicondoli e Piancastagnaio (SI), Garniano (BS), Monterotondo Marittimo (GR), siti che sviluppano energia da fonti alternative. Il fatturato di Marly, secondo le previsioni, toccherà i 10 milioni in tre anni.
Nella strategia Pentax la diversificazione è basilare. In quest'ottica l'azienda sta rafforzando le sue posizioni in Cina dove - unica italiana del settore - è presente da cinque anni con uno stabilimento da 100 addetti per la lavorazione di alcuni componenti per le elettropompe di più ridotte dimensioni. Dall'intero processo di produzione, seguito costantemente da personale Pentax, emerge la specificità essenziale dell'apporto della Casa Madre, essendo il layout di produzione una copia in scala ridotta di quello di Veronella. Le fasi fondamentali e finali del processo di trasformazione, comunque, avvengono in Pentax, dalla quale di fatto dipende la responsabilità giuridica, economica e tecnica di tutta la filiera e quindi del prodotto finito.
Lo stabilimento cinese funge anche da base operativa per supportare l'export dall'Italia verso il mercato locale, estremamente vasto e variegato. La partecipazione alla fiera di Shanghai Aquatech ha favorito una serie di contatti che si sono concretizzati con un primo ordine, già evaso nell'autunno 2010. Spiega Pedrollo: «Il nostro obiettivo è di costituire una rete di rivenditori su tutto il territorio cinese che ci consenta un incremento dei volumi di produzione dello stabilimento di Veronella corrispondente ad almeno 12 milioni di dollari entro i prossimi tre anni».
Tra i suoi impegni l'ad Pentax ha da sempre quello di supportare concretamente lo sport italiano. Lo scorso anno, su invito del patron Giuseppe Vicenzi, ha fatto il suo ingresso nel CdA della Tezenis Basket, squadra veronese di Legadue. Obiettivo dichiarato: conquistare la serie A in tre anni. «Un obiettivo indubbiamente ambizioso - dichiara Pedrollo - ma l'ambiente che ho trovato è assolutamente competente e in grado di coglierlo».

Basket, ma anche impegno sociale: l'azienda, dopo aver finanziato l'apertura di una scuola missionaria italiana per bambini poveri in Perù, alla fine del 2010 ha deciso di sponsorizzare una squadra di pallacanestro composta da disabili mentali.

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