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Dopo Favia, la Pirini mette alle strette Grillo: "Ma Casaleggio non era solo un webmaster?"

Il consigliere grillino al Comune di Forlì incalza Grillo: "Se Casaleggio è un attivista vale quanto noi, chiarisca la sua posizione". E sul caso Favia: "Serva a migliorarci"

Raffaella Pirini, consigliere comunale a Forlì
Raffaella Pirini, consigliere comunale a Forlì

Dall'espulsione di Tavolazzi al caso Favia, il MoVimento 5 Stelle è in fermento, tra polemiche, accuse e controaccuse. Da tempo i grillini chiedono chiarezza, in particolare sul ruolo che sul movimento e sulla costituzione del non statuto ha avuto Gian Roberto Casaleggio. Ne abbiamo parlato con Raffaella Pirini, consigliere comunale a Forlì che già in tempi non sospetti puntava il dito contro i vertici del movimento.

Cosa pensa della vicenda che ha coinvolto Giovanni Favia e il Movimento 5 Stelle?
Penso sia un'opportunità di crescita per il Movimento. Le nostre idee sono quelle che i cittadini chiedono da anni come la tutela della salute, dell'ambiente, l'eticità applicata in tutti i campi e siccome vogliamo dare l'esempio anche quelle che possono sembrare piccole pagliuzze vanno corrette. Quanto successo in maniera fortuita ha fatto risaltare alcune carenze nella chiarezza a livello di regole e nei meccanismi di scelta democratica all'interno del gruppo. Chiediamo quindi un confronto con Grillo, Casaleggio e la base per migliorarci. Si avvicinano le politiche e dobbiamo arrivarci preparati.

E quanto c'è di vero in quello che ha detto Favia? C'è davvero democrazia e trasparenza nel Movimento 5 Stelle?
Vanno distinte le due cose, nel senso che quando parlo di migliorare la democrazia non mi riferisco alla scelta singola dei candidati delle liste civiche o ai programmi che seguono le linee guida. Come ho detto in un video, in alcuni casi ci sono stati degli atteggiamenti e delle ingerenze poco piacevoli anche dal punto di vista umano. In alcuni casi, come in quello di Favia, in cui hanno cercato di imporre, ma che è stato scelto democraticamente, si sono risolti bene. E poi anche con l'espulsione di Tavolazzi dove sono state addotte motivazioni non ben chiare, tirando in ballo lo statuto. Queste che sono pagliuzze rispetto alle travi di qualcun altro a noi danno fastidio. Ora non si tratta di uno scontro personale, ma una questione di merito e di principio.

Oggi il Corriere ha riportato un discorso in cui Grillo accusa “due, tre ragazzi” di sollevare queste questioni perché prima di essere eletti erano disoccupati e ora che non possono più essere candidati non vogliono rinunciare allo stipendio. Cosa ne pensa?
Se avesse fatt i nomi sarebbe stata più chiara la cosa. Sono stati tirati in ballo consiglieri che guadagnano ben poco, Favia non è stato mandato via. La questione non è chiara e di poltrone non si sta parlando. Al massimo ne parla chi cerca di far passare la cosa come uno scontro tra persone. Delle criticità parliamo almeno da novembre dell'anno scorso. La richiesta di un portale per gestire il nostro lavoro è ancora più vecchia. Chiediamo solo che si faccia al più presto quello che c'è scritto nello statuto, non è una lotta per le poltrone.

Come mai Grillo si è sfogato con quelle parole?
Questo deve chiederlo a lui. Di certo così facendo non risponde alla richiesta di confronto.

Quindi non c'è nessuna fronda all'interno del MoVimento?
No, no. Assolutamente. Basta solo pensare cosa ne ricaverebbero le persone che chiedono solo i miglioramenti già promessi da tempo. È evidente che non ci sia una lotta per le poltrone.

Cosa pensa di Casaleggio?
Faccio fatica ad avere pensieri per Casaleggio nel senso che dovrebbe essere il cosiddetto webmaster, quello che dovrebbe far andare la macchina informatica del movimento per organizzarsi, per lavorare, per fare delle scelte condivise. Poi ha dichiarato di essere il cofondatore. Ora chiarisca se lo è solo nel senso “tecnico” o se si arroga il diritto di dare una linea al Movimento. In tal caso lui vale come noi, per il discorso “uno vale uno”, e deve confrontarsi con noi.

Beh c'è una bella differenza tra webmaster e guru...
Deve far chiarezza. Il MoVimento è stato creato da Grillo che ha avuto l'idea di mettere assieme tutte le istanze dei cittadini e di creare una rete incredibile che dà loro più forza. Casaleggio doveva essere, o avrebbe dovuto essere, quello che forniva il supporto informatico alla rete. Punto. Se è altro, che ce lo spieghi.

C'è bisogno di più trasparenza nel M5S?
Non in generale nel MoVimento, ma su questi punti: ruolo di Casaleggio, creazione di un portale che ci permetta di lavorare meglio e chiarezza e condivisione delle regole con la base. A livello locale la democrazia c'è, ma siamo estremamente esigenti e non vogliamo stonature.

Secondo lei il M5S è pronto a gareggiare a livello nazionale?
Mah, abbiamo fatto miracoli sempre e quindi penso di sì. Tutte le volte ci sentivamo dire che non eravamo pronti... Ovviamente dobbiamo fare chiarezza per essere più efficaci.

Avete già un candidato premier?
Certo che no. La scelta doveva avvenire tramite il web, ma stiamo ancora aspettando queste regole. Siamo sempre partiti in ritardo, ma abbiamo sempre fatto grandi cose.

Sono speranzosa che queste polemiche possano farci fare uno scatto in avanti.

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