Personaggi

Chiara Ferragni, esposto all'Antitrust: chiesta indagine sui biscotti Oreo. E Trudi prende le distanze

Non si placa la bufera che vede al centro l'imprenditrice digitale. Dopo il caso-pandoro, le uova di Pasqua e le bambole Trudi, si chiede di fare luce anche sulla sua collaborazione con i biscotti Oreo

Chiara Ferragni, esposto all'Antitrust: chiesta indagine sui biscotti Oreo. E Trudi prende le distanze

Ascolta ora: "Chiara Ferragni, esposto all'Antitrust: chiesta indagine sui biscotti Oreo. E Trudi prende le distanze"

Chiara Ferragni, esposto all'Antitrust: chiesta indagine sui biscotti Oreo. E Trudi prende le distanze

00:00 / 00:00
100 %

Sono trascorse settimane da quando è scoppiato il cosiddetto "Pandoro-gate" eppure non si placano le polemiche nei confronti di Chiara Ferragni che, anzi, vede aumentare le preoccupazioni. Non solo il pandoro, non solo le bambole Trudi o le uova di Pasqua. Nel mirino c'è anche la sua collaborazione con i biscotti della Oreo.

L'esposto del Codacons

Stando a notizie recenti, il Codacons intende fare chiarezza anche sull'operazione di beneficenza Oreo che ha visto coinvolta la Ferragni. "Nel 2020, la Ferragni ha pubblicizzato attraverso Instagram la creazione di una capsule collection (cioè di una collezione formata da pochi capi coordinati) realizzata in collaborazione con l'azienda Oreo, denominata Capsule collection limited edition Chiara Ferragni by Oreo", è quanto afferma l'associazione dei consumatori. "In tali messaggi rivolti al pubblico si affermava che il 100% del ricavato delle vendite di tali abiti sarebbe andato in beneficenza per iniziative contro il Coronavirus. Tuttavia l'azienda Oreo risulterebbe legata alla Ferragni da rapporti di tipo commerciale, come attesterebbero diversi contenuti pubblicati su Instagram dalla stessa influencer dove si sponsorizzano prodotti Oreo attraverso l'apposita dicitura Adv. Un connubio tra beneficenza e sponsorizzazioni a pagamento che, alla luce della sanzione dell'Antitrust per il caso Balocco, desta più di un sospetto", si legge nel comunicato.

Da qui la decisione di presentare un esposto all'Agcm, oltre che alle Procure che si trovano già impegnate nelle indagini, affinché venga esaminata anche l'operazione con Oreo. In sostanza, si vuol cercare di capire se sussistesse uno schema consolidato, ripetuto più volte e applicato con prodotti diversi.

Trudi prende le distanze

Intanto la Trudi, azienda che ha prodotto la bambola di Chiara Ferragni, si è dichiarata "estranea a qualsiasi attività di beneficenza o altra iniziativa sviluppata autonomamente da Tbs Crew", prendendo di fatto le distanze. Trudi afferma di avere solo realizzato il prodotto, e di non aver mai partecipato ad eventuali iniziative benefiche. Non solo, come riportato da FanPage, l'azienda precisa che "packaging e la bambola stessa non hanno mai riportato alcuna comunicazione riferente ad azioni di beneficenza o altro".

Trudi, inoltre, "si riserva di intraprendere eventuali azioni legali qualora si riscontrasse un proseguo di notizie errate e fuorvianti a danno del marchio stesso".

Commenti