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"Non sta bene, è traumatizzato". La confessione che asfalta Harry

Il biografo di re Carlo III ritiene che il principe Harry sia un ragazzo “tormentato”, mentre secondo fonti anonime il duca avrebbe pensato di cancellare la pubblicazione del suo libro

"Non sta bene, è traumatizzato". La confessione che asfalta Harry
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“Spare. Il Minore” sta destando un enorme clamore mediatico, come tutti si aspettavano. A pochi giorni dalla pubblicazione ufficiale tutti i tabloid hanno riportato alcuni brani del libro, grazie anche alla vendita anticipata in Spagna che, pare, sarebbe frutto di un errore (benché non tutti ne siano convinti). Il biografo di re Carlo III, Jonathan Dimbleby, ritiene che le rivelazioni del principe Harry non siano nient’altro che gossip di "serie B", mentre dal Times arriva un’indiscrezione sorprendente sulla pubblicazione del memoir.

“Un uomo tormentato”

Jonathan Dimbleby non è certo uno sconosciuto negli ambienti reali e per i media. Nel 1994 intervistò in esclusiva Carlo, allora principe di Galles, ottenendo la confessione del suo adulterio. Il futuro sovrano ammise di aver tradito Diana con Camilla ma solo “dopo che il matrimonio era irrimediabilmente naufragato”. Nello stesso anno Dimbleby scrisse anche la biografia di Carlo e oggi esprime tutto il suo sbigottimento sul libro autobiografico di Harry.

Al programma della Bbc, Radio 4’s Today, citato dal Guardian, l’esperto dichiara: “Sono perplesso. Sono senza parole. [Harry] è chiaramente un uomo tormentato. Tra l’altro mi preoccupa che tutti usino la parola rivelazioni. Sì, naturalmente ci sono delle rivelazioni su come lui ha perso la verginità, sull’uso di stupefacenti, su quante persone potrebbe aver ucciso dal suo [elicottero] Apache. Ma in parte quelle sono un tipo di rivelazioni che ti aspetteresti, presumo, da una celebrità di serie B”.

Dimbleby continua il suo affondo andando a quella che riterrebbe l’origine di tutte le inquietudini del duca di Sussex: “Penso che Harry abbia costruito una narrazione della sua vita che ritorna al suo terribile senso di perdita…la morte di sua madre…”. Per quanto riguarda re Carlo III e i sentimenti che, forse, starebbe provando in questo momento, pensando alla pubblicazione del libro del suo secondogenito, l’esperto ha le idee chiare: “Posso solo immaginare che sia estremamente addolorato, molto frustrato e ansioso di chiudere [la questione]”.

Il presunto ripensamento di Harry

Il principe non sarebbe stato sempre convinto di voler andare fino in fondo con il libro. Avrebbe avuto dei “ripensamenti”, ha detto una fonte della Penguin Random House al Times. A quanto sembra, circa due settimane dopo il ritorno a Londra per il Giubileo di Platino della regina Elisabetta, Harry avrebbe seriamente pensato di mandare all’aria il progetto del memoir. La royal family gli avrebbe detto chiaro e tondo che “non ci sarebbe stato modo di tornare indietro”, se avesse dato alle stampe l’autobiografia mentre la sovrana era ancora in vita.

Scosso, il duca avrebbe voluto “ritirarsi”. Per il team della casa editrice, che aveva lavorato alla bozza del libro “in gran segreto”, quello sarebbe stato “un giorno buio”. Tutti erano “devastati”, dice la fonte, poiché convinti che “Spare” sarebbe diventato “uno dei più grandi e importanti libri storici” che sarebbero riusciti a pubblicare. Ma “tutto cambiò con la morte della monarca a settembre”, ha affermato l’insider. Ormai l’uscita del libro non può più essere fermata.

Il principe Harry ha preso la sua decisione, ma le conseguenze sono ancora tutte da scrivere.

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