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Scarlett Johansson fa causa all'intelligenza artificiale: "Basta usare il mio volto"

L'immagine di Scarlett Johansson è stata utilizzata per un video generato dall'intelligenza artificiale ma senza il suo consenso: ecco i provvedimenti intrapresi dall'attrice e alcuni illustri precedenti

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L'intelligenza artificiale (AI) non sempre è un mezzo utilizzato con scopi nobili, anzi: ne sa qualcosa la famosissima attrice americana Scarlett Johansson che ha deciso di rivolgersi alle vie legali contro un'app che utilizza l'AI e non ha chiesto alcuna liberatoria per poter utilizzare la sua immagine che è stata sfruttata senza consenso per una pubblicità online.

Il video-annuncio incriminato

Come riportato dal quotidiano Variety, la Johansson è apparsa in un breve video di 22 secondi pubblicato sul social X da un'app che genera immagini modellate con l'intelligenza artificiale chiamata Lisa AI: 90s Yearbook & Avatar. I legali rappresentanti dell'attrice hanno dichiarato a Variety che la Johansson non è contrattualizzata con l'app e non ne rappresenta l'immagine: il suo avvocato, Kevin Yorn, si è subito mosso per la gestione legale del problema. Potrebbe sembrare un fatto di poco conto ma non in questo caso. "Non prendiamo queste cose alla leggera. Secondo la nostra consueta linea di condotta in queste circostanze, affronteremo la questione con tutti i rimedi legali a nostra disposizione", ha dichiarato Yorn. Non appena appresa la notizia, i vertici dell'app hanno prontamente rimosso il video-annuncio.

Il tema dello spot pubblicitario

Lo spot, recensito da Variety, mostra un vecchio video-clip della Johansson mentre si trova dietro le quinte di "Black Widow" della Marvel. "Che succede ragazzi? Sono Scarlett e voglio che tu venga con me..." , direbbe l'attrice prima di coprirsi la bocca e avvenga il passaggio con fotografie generate dall'intelligenza artificiale che sembrano identiche all'attrice. Una falsa voce imita la Johansson che nel video promuove l'app in questione e l'intelligenza artificiale. "Non si limita agli avatar. Puoi anche creare immagini con testi e persino i tuoi video AI. Penso che non dovreste perderlo", afferma una voce che si spaccia per quella dell'attrice di 38 anni.

In qualche modo, però, i produttori avevano provato a cavarsela senza essere denunciati ma non ci sono riusciti: a nulla, infatti, è servita la scritta sotto la pubblicità che recitava "Immagini prodotte da Lisa AI. Non hanno niente a che fare con questa persona. Molteplici app Lisa AI, create da Convert Software, rimangono su App Store e Google Play". Contattato da Variety, il produttore dell'app ha preferito non rilasciare dichiarazioni sulla vicenda.

La Johansson non è l'unica attrice a prendere provvedimenti dopo che l'AI ha rubato l'immagine senza consenso: in tempi non sospetti anche a Tom Hanks gli è stata rubata l'identità per la pubblicità di un piano dentale finito in rete "Attenzione! … Non c’entro niente", aveva scritto ai propri follower su Instagram.

Recentemente anche la comica Sarah Silverman si è scagliata conto ChatGpt sviluppato da OpenAI e dalla società madre di Facebook, Meta, per aver violato il copyright sostenendo che "i loro modelli di intelligenza artificiale sarebbero stati addestrati sul loro lavoro " ma senza alcun consenso da parte della diretta interessata.

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