Economia

Petrolio sotto 82 dollari Ma i prezzi corrono

La benzina arriva ad un passo da 1,37 euro al litro, il diesel supera la soglia degli 1,2 euro. In un anno pieno più caro di 14 euro per la verde, 10 euro per il gasolio

Petrolio sotto 82 dollari 
Ma i prezzi corrono

Milano - Nonostante le proteste delle associazioni di consumatori il  prezzo dei carburanti continua a salire. La benzina arriva ad un passo da 1,37 euro al litro, il diesel supera la soglia degli 1,2 euro. Shell si conferma la marca più "cara" sul mercato e mette nuovamente mano ai prezzi di benzina e diesel, con rialzi rispettivamente di 1,1 e 1,2 centesimi. La verde sale così a 1,369 euro ed il diesel a 1,209 euro. I rialzi hanno coinvolto anche altre compagnie. Agip, secondo le rilevazioni di "Staffetta Quotidiana", ha alzato il prezzo consigliato della benzina di 1,1 centesimi portandolo a 1,349 euro e quello del gasolio di 1,6 centesimi a 1,199 euro. Ritocco anche per Erg (+1 centesimo su entrambi i prodotti a 1,349 e 1,194 euro) e Tamoil (+2 centesimi sulla verde a 1,357 euro e +1,5 centesimi sul gasolio a 1,197 euro.

Gasolio Rispetto ad un anno fa il prezzo del diesel è salito di quasi 0,2 euro, vale a dire circa 10 euro in più a litro per un pieno di una macchina di media cilindrata. Il pieno per la benzina è diventato invece ancora più caro: rispetto alla prima settimana dello scorso anno, il rincaro è stato di 0,28 euro, cioè oltre 14 euro a pieno.

Gli ultimi aumenti Secondo quanto scrive Staffetta gli aumenti riflettono in pieno l’andamento del mercato dei prodotti raffinati del Mediterraneo: dall’inizio del nuovo anno si sono infatti accumulati rialzi per 1,5 centesimi circa sulla benzina e per circa 2 centesimi sul gasolio.

Petrolio: 82 dollari a barile I prezzi del petrolio sono tornati sotto 82 dollari sui circuiti telematici asiatici, frenati da prese di beneficio poco il picco della vigilia. Il Wti di febbraio cede 55 centesimi a 81,97 dollari il barile contro una chiusura al Nymex a 83,95 ieri, nuovo massimo da 15 mesi. Il Brent perde 62 centesimi a 80,35 dollari.

Oggi sono attesi i dati delle scorte settimanali Usa dell’Api ed è previsto un incremento sia delle giacenze di greggio che di quelle della benzina.

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