Le ali di Milano

Sea sempre più internazionale obiettivo 2020: 33 milioni di passeggeri

Bilancio 2015 positivo per la società che gestisce gli aeroporti di Malpensa e Linate: a fine anno superati i 28 milioni di passeggeri. Presentato il piano industriale: sviluppo dei voli intercontinentali e delle attività commerciali, oltre 400 milioni di investimenti

Sea sempre più internazionale obiettivo 2020: 33 milioni di passeggeri

Un 2015 positivo per il Gruppo Sea, la società di gestione degli aeroporti di Malpensa e Linate che si è chiuso con 28,1 milioni di passeggeri (il 3,3% in più rispetto al 2014) con una crescita del traffico nei due scali e risultati “molto buoni” per le attività commerciali. Risultati illustrati dal presidente di Sea Pietro Modiano nella seduta congiunta delle commissioni Trasporti e Partecipate del Comune di Milano nel quale ha delineato le linee guida del piano industriale dei prossimi cinque anni.

Un 2015 "non male" con una crescita di Linate e dell'intercontinentale a Malpensa, e "molto buona" per le attività commerciali che valgono il 50 per cento dal punto di vista del fatturato. "Chiudiamo il 2015 con passeggeri superiori a 28 milioni - ha sottolineato Modiano - a Malpensa i passeggeri sono arrivati a 18,4 milioni, a Linate invece 9,6 milioni". Ed è proseguita la crescita del traffico merci con 500mila tonnellate a Malpensa (+9,9%) toccando il record storico e con Linate si arriva a 512 mila tonnellate. Sea "è un'azienda sana", ha aggiunto Modiano, sottolineando che a fine 2015 "i ricavi sono poco meno di 700 milioni euro, il margine operativo è superiore ai 200 milioni e l'utile netto è in crescita e darà delle belle soddisfazioni. Il debito netto invece è inferiore ai 600 milioni".

Questo il quadro in cui si inserisce il piano industriale basato su due pilastri strategici: Malpensa sempre più intercontinentale e ulteriore sviluppo dei servizi commerciali. In particolare al 2020, il traffico dovrebbe arrivare a 33 milioni di passeggeri di cui 6,5 milioni intercontinentali (contro i 5,6 del 2015), 17,8 milioni internazionali extra Italia non intercontinentali (contro i 14,9 del 2015) e 7,6 milioni domestici (contro gli 8,8 del 2015). Con una previsione di investimenti pari a 415 milioni (dal 2016 al 2020) di cui il 50% a servizio dello sviluppo. Ovvero, Malpensa (“di cui è finita la storia del declino”) come “nodo fondamentale sia sul traffico internazionale che sul merci, Linate come city airport, la crescita di valore per gli azionisti, un aumento della marginalità agendo sui costi operativi, un contributo alla razionalizzazione del sistema aeroportuale del Nord, la creazione di valore per gli azionisti e il perseguimento della redditività di lungo periodo".

Per quanto riguarda le attività commerciali, Modiano ha ricordato la decisione legata a Expo Milano 2015, presa fine 2013 “ di rimettere a posto Malpensa sul piano dell'estetica e dell'accoglienza, investendo 30 milioni di euro: ha funzionato, e questo ci incoraggia per il futuro. La spesa per passeggero è aumentata del 32%, da una media di 2,2 euro a 2,9 euro a passeggero al Terminal 1, considerato il terzo luogo del lusso dopo via Montenapoleone e via della Spiga".

Risultati che sarebbero stati migliori se sul traffico aereo non avessero pesato negativamente gli attentati di Parigi. “In 10 giorni ci siamo bruciati circa tre punti di crescita rispetto all'anno scorso”, ha detto Modiano a margine della Commissione. "Senza i fatti di Parigi, novembre avrebbe registrato un +10% di passeggeri sia a Linate che a Malpensa mentre oggi ci attestiamo al 6,5%". Per questo la società, ha aggiunto, sta "riflettendo" sulle previsioni di crescita per il 2016 e per i prossimi anni: "Se non ci fosse stata Parigi avrei indicato una crescita di 7 milioni di passeggeri entro il 2020" perché "si partiva da una base più alta e con prospettive migliori. Dopo Parigi abbiamo bisogno di qualche settimana per capire".

A proposito dello stop da da parte della Commissione Europea al decreto Lupi, che dall'ottobre 2014 prevedeva la possibilità di viaggiare da e per Linate non solo dalle capitali europee, ma anche da altre città, il presidente di Sea ha aggiunto: “Il nostro auspicio è che quello che sostituirà il decreto Lupi non vada nella direzione di uno squilibrio tra Malpensa e Linate". “Malpensa - ha ricordato Modiano - è l'aeroporto più importante del Nord, nato per realizzare collegamenti intercontinentali con il resto del mondo ed è un aeroporto che cresce. Per questo va tutelato" e per farlo "serve stabilità normativa".

Infine Modiano, sul tema della fusione tra Sea e Sacbo (la società che gestisce lo scalo di Orio al Serio a Bergamo, Modiano ha detto che le due società lavorano intensamente, per confrontare piani, prospettive e numeri", lavoro che precede la “ costituzione del tavolo vero, decisionale, fra gli azionisti", prevista "dopo che l'advisor sarà a bordo, a quel punto si affronteranno temi delicati come il concambio e la governance".

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