Cronache

A piedi per 100 chilometri insieme con i Fratelli Scalzi

Pellegrinaggio tra il convento di Sant’Anna a Genova e quello di Loano condividendo esperienze di vita e fede

Angelo Coriandolo

«Un pellegrinaggio di fraternità e comunione - precisa Padre Domenico dell'Assunta - con lo scopo di far conoscere le Case del Carmelo della Liguria e la loro storia, case che aiutano il discernimento vocazionale».
Parliamo di Stracarmelo 2006, camminata nello Spirito organizzata dai Fratelli Scalzi della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo della Liguria, che si è snodata tra il Convento di Sant'Anna di Genova, primo insediamento dell'Ordine Carmelitano Teresiano in Italia, e il monumentale Convento del Monte Carmelo di Loano, dove negli anni '20 del '600 fu decisa la fondazione del Convento di Praga, dal quale nascerà la devozione al Piccolo Re. «Significativamente, la prima statuetta di Gesù Bambino di Praga nelle nostre chiese carmelitane fu posta proprio qui - spiegano i Frati - a fine Ottocento da quello stesso Padre Giovanni della Croce che poi l'avrebbe posta ad Arenzano». E proprio al Carmelo di Loano si formarono due cardinali: Girolamo Maria Gotti, che nel 1903 partecipò al Conclave dove venne eletto Papa il Patriarca di Venezia Giuseppe Melchiorre Sarto, cioè Pio X, ultimo Papa santo, e Anastasio Ballestrero, Arcivescovo di Bari prima e di Torino poi, divenuto presidente della Conferenza Episcopale Italiana.
I partecipanti a Stracarmelo (tra cui il sottoscritto) si radunano domenica 13 agosto alla Messa delle 11 celebrata da Padre Marcello Bartolomei, Missionario in Centrafrica, cui è seguito un momento di presentazione dell'iniziativa che ha mosso diciassette persone, tra Frati Studenti e laici, provenienti in prevalenza da Liguria e Lombardia e appartenenti a diverse fasce di età: da William, diciott'anni, studente al Quinto Anno della Scuola Agraria di Somma Lombardo (provincia di Varese) sino a Roberto e Loredana, una coppia di sposi di Lissone (Milano), subito nominati rispettivamente il Papà e la Mamma di Stracarmelo, che coadiuveranno gli organizzatori negli spostamenti e nella refezione. Ogni giorno i partecipanti (che hanno ricevuto T-shirt e cappellino con il logo di Stracarmelo, insieme ad un foglio sul quale scrivere il proprio Diario di Viaggio con gli spunti di riflessione da confrontare con il proprio Padre Spirituale) condividono i momenti quotidiani di preghiera dei Frati: Lodi, Santa Messa, Vespri e Compieta. Durante il tragitto, un furgoncino trasporta le cose personali non necessarie durante il cammino per non affaticarci. Il primo atto di Stracarmelo è la visita al Convento di Sant'Anna, fondato nel 1584, dove possiamo ammirare la ricca biblioteca nella quale sono conservate una delle prime copie dell'Encyclopedie Française di Diderot e D'Alembert, il velo copricalice lavorato da Santa Teresa d'Avila per il primo convento seguace della sua riforma che sarà stabilito in Italia, una lettera autografa della Santa Fondatrice e il Libro delle prime Professioni religiose del Convento genovese. Quindi, dal cuore della Storia Carmelitana si passa al Cuore del Carmelo, l'Orazione, con l'incontro e i Vespri insieme alle Monache di Santa Teresa in Via Chiodo, primo monastero femminile del Carmelo Teresiano in Italia. Il giorno dopo tutti in treno sino a Vesima per raggiungere il Santuario di Arenzano, il quale ha diffuso in tutto il mondo la devozione a Gesù Bambino di Praga, impegnato nel sostegno dell'opera missionaria nella Repubblica Centrafricana, sede del Seminario di Gesù Bambino, che accoglie ragazzi dai 10 ai 19 anni e del celebre Presepe di Ceramica. Dopo pranzo la comitiva riprende il cammino alla volta del Deserto di Varazze, casa di noviziato della Provincia Carmelitana Ligure, immersa nelle colline. Qui è venerato il Crocifisso Miracoloso, risalente al 1641 circa, opera in avorio di un artista indiano. Incontriamo la comunità in un clima davvero cordiale: durante il cammino si è conversato e pregato insieme e anche il dialogo con i Padri ed i Novizi è molto familiare. Al primo mattino del 15 agosto si riparte, meta la Madonna della Guardia che sovrasta Varazze, raggiunta percorrendo sentieri che offrono panorami stupendi.
Alla Santa Messa, celebrata a mezzogiorno, si aggiungono alcuni turisti in transito da quelle parti. Ferragosto è davvero tra terra e cielo, per noi che, sempre a piedi, raggiungiamo il litorale sino a Savona dove trascorriamo la notte in sacco a pelo nel salone della Parrocchia di San Pietro (affidata ai Carmelitani), dopo l'immancabile puntata in spiaggia: Ferragosto è sempre Ferragosto e la letizia che si respira a Stracarmelo azzera la stanchezza. Il giorno dopo l'incontro con le Monache Carmelitane. Pur incontrandole per la prima volta, domina una straordinaria familiarità come se ci conoscesse da sempre: la serenità degli sguardi e delle parole, le risposte pacate, sagge e precise, raccontano la bellezza e la ragionevolezza di una scelta di vita che testimonia come sia possibile una fraternità tanto più stretta quanto più grande è la diversità di ognuno.
Siamo al 16 agosto e la nostra comitiva si tuffa nel mare di Spotorno, raggiunta per ferrovia. Prima di arrivare, sempre a piedi, a Finale Ligure, visitando Noli e l'Abbazia di Finalpia, Giuseppe, avvocato milanese, trentacinque anni, ci saluta: deve rientrare. Padre Vittorino Corsini del Convento di Arenzano lo ha invitato a Stracarmelo e ne è rimasto entusiasta: «Un'esperienza bellissima - dichiara - ho avuto modo di conoscere la grande fraternità del Carmelo e monache “spettacolari”».
L'ultimo giorno di Stracarmelo si apre con un cielo plumbeo che presto lascia posto al sole: ci incamminiamo quindi per la tappa finale lungo la strada costiera. Entriamo alla Chiesa del Carmelo di Loano terminando la recita del Rosario, evitando per un soffio un violento temporale. Padre Giustino Zoppi, Provinciale dei Carmelitani Scalzi, nell'Omelia ringrazia pubblicamente organizzatori e partecipanti a Stracarmelo 2006: «Un gesto umile e grande. Umile nella quantità, ma grande nel significato.

Attraverso la camminata nei luoghi del Carmelo si esprime la propria fede e la si testimonia, e si attirano i giovani a questa spiritualità».

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