Politica estera

Il braccio destro di Navalny aggredito a martellate in Lituania

Leonid Volkov è stato aggredito mentre si trovava all'interno della sua auto davanti alla sua abitazione in Lituania

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Il braccio destro di Alexey Navalny, che oggi ha preso il suo posto come leader dell'opposizione russa, Leonid Volkov, è stato aggredito a martellate all'esterno della sua abitazione a Vilnius, in Lituania. A renderlo noto è stata la portavoce del dissidente morto in una prigione siberiana: "Leonid Volkov è stato appena aggredito fuori casa. Qualcuno ha rotto il finestrino di un'auto e gli ha spruzzato gas lacrimogeno negli occhi, dopo di che l'aggressore ha iniziato a colpire Leonid con un martello".

Impossibile per il momento conoscere l'identità del suo aggressore. Volevo subito dopo il tentato omicidio ha fatto rientro nella sua abitazione, dove ha tentato di nascondersi e dove in pochi minuti sono arrivate un'ambulanza e la polizia. Ivan Zhdanov, direttore della Fondazione anticorruzione di Navalny, ha detto che "gli hanno colpito le gambe con un martello e le braccia". Per lungo tempo, Volkov è stato responsabile degli uffici regionali e delle campagne elettorali di Navalny e l'anno scorso, insieme al suo team, ha lanciato un progetto chiamato "Navalny’s Campaigning Machine", con l’obiettivo di parlare a quanti più russi possibile, sia per telefono che online, e metterli contro Putin in vista delle elezioni presidenziali del 15-17 marzo 2024.

Volkov, comunque, non sarebbe in pericolo di vita e le ferite provocate dall'aggressione non sarebbero gravi. La polizia ha iniziato le indagini per capire quale possa essere la matrice dell'aggressione e chi ci possa essere dietro. "Lavoreremo e non ci arrenderemo", ha dichiarato dopo l'aggressione tornando a parlare tramite un messaggio su Telegram. Ha spiegato di avere un braccio rotto, causato da un un "caratteristico saluto da bandito". Quell'uomo, ha aggiunto Volkov, "mi ha aggredito nel cortile, mi ha colpito alla gamba circa 15 volte. La gamba in qualche modo è a posto. Fa male camminare. Volevano letteralmente fare di me una cotoletta". L'aggressione ha scatenato le proteste del governo lituano.

Attualmente tutte le piste sono aperte e non si esclude alcuna ipotesi. Sarà fondamentale la testimonianza dello stesso Volkov, così come la visione delle immagini delle telecamere di sicurezza di quella zona, se fossero disponibili, che potrebbero aver ripreso sia l'aggressione che il responsabile della stessa. Da Vilnius al momento nessuno vuole fare alcun commento pubblico

608001px;">ufficiale, si mantiene la linea della massima prudenza in attesa che possano emergere ulteriori dettagli per avere un quadro più chiaro della situazione.

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