Politica estera

"Mi hanno portato via il nome": così Harry e Meghan fecero infuriare la regina Elisabetta

In un libro in uscita nel Regno Unito rivelata la rabbia della compianta sovrana per la scelta dei duchi di Sussex di chiamare Lilibet la loro secondogenita

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La vendetta è un piatto che va servito freddo. È quello che devono aver pensato gli alti funzionari di Buckingham Palace che hanno rivelato al biografo reale Robert Hardman, autore del nuovo libro “Charles III: new King. New court. The inside story”, la vera e inconsueta reazione della regina Elisabetta II alla scelta del nipote Harry e di sua moglie Meghan di chiamare Lilibet la loro secondogenita nata in California nel 2021.

“Si arrabbiò come non l’avevo mai vista”, ha raccontato ad Hardman uno dei cortigiani al servizio della royal family. A far perdere le staffe alla regina, famosa per la sua serafica calma anche nei momenti più difficili della sua vita, fu l’apprendere che la giovane coppia aveva dichiarato in pubblico di aver ricevuto il consenso dalla bisnonna a chiamare così la loro figlia. Però tale autorizzazione, fanno trapelare adesso gli insider di corte, non sarebbe mai arrivata. "Non possiedo né palazzi né quadri. L'unica cosa che possiedo è il mio nome. E ora me l'hanno portato via", avrebbe detto Elisabetta ai suoi fidati assistenti secondo un altro resoconto giornalistico pubblicato dal Daily Mail.

Come sottolinea il Telegraph, sino a quel momento Lilibet, il nomignolo a cui la compianta sovrana era tanto affezionata, "era associato ad una sola donna in tutto il mondo". Era infatti in questo modo affettuoso che la chiamavano suo padre, il re Giorgio VI, e suo marito, il principe Filippo. Nel 2012 l'esperta di affari reali Kate Williams ha svelato nel suo libro “Young Elizabeth” che ad approvare Lilibet come nome di famiglia della futura regina sia stato suo nonno Giorgio V, particolarmente divertito dai tentativi della nipote di pronunciare da piccola il suo vero nome.

A sorprendere i cortigiani e la sovrana fu inoltre la tempistica con cui si mossero i duchi di Sussex. All’epoca della nascita della loro seconda figlia i rapporti con il resto della famiglia erano già piuttosto tesi. Pochi mesi prima era andata in onda l'intervista ad Oprah Winfrey nella quale avevano accusato di razzismo alcuni loro parenti, senza nominarli. Nessuno si aspettava quindi che la coppia potesse scegliere un nome così intimo e legato alla Firm.

In quel periodo un portavoce di Harry e Meghan dichiarò che, prima di comunicarlo in via ufficiale, il duca aveva parlato con la sua famiglia e in particolare con sua nonna – “la prima ad essere chiamata” - e durante quella conversazione le avrebbe espresso “la speranza di poter chiamare la figlia Lilibet in suo onore. Se non fosse stata d’accordo non avrebbero mai usato quel nome”. I duchi poi attaccarono persino la Bbc che aveva riferito di un’iniziativa autonoma della coppia e l’autore del nuovo libro riporta che gli "uomini in grigio" di Buckingham Palace - così li definiva la principessa Diana - si sarebbero opposti alla richiesta avanzata da parte dei Sussex di far emettere un comunicato ufficiale “a sostegno della loro versione dei fatti”.

Altre fonti del Daily Mail hanno confermato come la regina sia stata effettivamente chiamata da Harry ma Elisabetta avrebbe in seguito confidato di “non essersi sentita nella posizione di dire di no”.

A quanto pare sembra dunque che la sovrana del “never complain, never explain” abbia trovato il modo, per una volta, di infrangere le sue regole e far emergere una parte della verità su questa storia.

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