Politica estera

Prima volta di un ministro israeliano a Riad. I sauditi: "È tempo di uno Stato palestinese"

Haim Katz in Arabia per un convegno: "Il turismo porta relazioni". Le mosse di Mbs

Prima volta di un ministro israeliano a Riad. I sauditi: "È tempo di uno Stato palestinese"

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Prima volta di un ministro israeliano a Riad. I sauditi: "È tempo di uno Stato palestinese"

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Israele e Arabia Saudita sono vicini a siglare un accordo mediato dagli Stati Uniti che comporterebbe la normalizzazione delle relazioni tra i due Stati. Anche se i sauditi stanno ancora chiedendo agli israeliani importanti concessioni per i palestinesi. Questo patto segnerebbe comunque un punto di svolta per tutto il Medio Oriente e una vittoria in politica estera del presidente Joe Biden. Ieri ci sono stati altri segnali che vanno in questa direzione. Per la prima volta un ministro israeliano è atterrato in Arabia Saudita. Si tratta di quello del turismo Haim Katz che parteciperà a Riad a un convegno dell'Organizzazione mondiale del turismo delle Nazioni Unite. Katz - che resterà nel regno due giorni - ha detto che «il turismo è un ponte tra le nazioni». Nel marzo di quest'anno, l'Arabia Saudita si era rifiutata di rilasciare i visti a una delegazione israeliana per un evento simile. Al centro dei colloqui per la normalizzazione ci sono anche garanzie di sicurezza per Riad e assistenza per un programma nucleare civile. Intanto il ministro delle comunicazioni dello Stato ebraico Shlomo Karhi dovrebbe andare nel regno la prossima settimana, così come il presidente della commissione per gli affari economici della Knesset David Bitan.

La visita di ieri è stata in qualche modo ricambiata da Nayef al-Sudairi, recentemente nominato ambasciatore saudita non residente presso i palestinesi. Il diplomatico è stato accolto in pompa magna a Ramallah, dove ha il quartier generale l'Autorità Palestinese e qui al-Sudairi ha presentato le sue credenziali. Nel complesso presidenziale, la guardia d'onore si è messa in fila per salutarlo, mentre suonavano gli inni nazionali palestinese e saudita. Al-Sudairi ha poi subito affermato che Riad sta «lavorando per creare uno Stato palestinese con Gerusalemme Est come capitale». È la prima volta in tre decenni che l'Arabia Saudita invia una delegazione in Cisgiordania, dai tempi degli Accordi di Oslo del 1993.

Al-Sudairi ha fatto anche riferimento alle dichiarazioni del principe ereditario saudita Mohammed Bin Salman a Fox News, «ogni giorno ci avviciniamo» a un accordo sulla normalizzazione, ma ha subito aggiunto che la questione palestinese resta una parte «molto importante» dei colloqui. Al-Sudairi ha citato poi le affermazioni del ministro degli esteri saudita Faisal bin Farhan all'Assemblea generale delle Nazioni Unite «sull'importanza della soluzione dei due Stati». La delegazione saudita dovrebbe poi visitare la moschea di Al-Aqsa. Sarebbe la prima ufficiale da quando Israele ha catturato dalla Giordania Gerusalemme Est e la Cisgiordania in seguito alla guerra dei sei giorni del 1967. Al-Sudairi ora ricopre anche l'incarico di ambasciatore in Giordania e di console generale a Gerusalemme Est. L'inviato ha infatti rivelato che Riad prevede di aprire un consolato per i palestinesi proprio lì.

Israele aveva già avvertito che non lo avrebbe mai consentito in quella che considera la sua capitale indivisa.

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