Politica internazionale

Effetto Schlein in Olanda: la leader dem sostiene la sinistra. E Timmermans perde

Come per Massa in Argentina, anche per Timmermans, Elly Schlein ha condiviso il suo endorsement. Il risultato è stato lo stesso: sconfitta per i candidati progressisti

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Fragoroso "effetto Schlein" anche per Frans Timmermans, sonoramente battuto alle elezioni nei Paesi Bassi dall'avversario Gert Wilders. Dopo aver fatto un accorato endorsement al progressista Sergio Massa in Argentina, che ha perso in maniera inequivocabile contro Javier Milei, il segretario del Partito democratico ci ha riprovato con il candidato progressista olandese e anche questa volta è arrivata una sconfitta. Certo, non stupisce che Timmermans abbia ricevuto pochi consensi, considerando le sue posizioni green estreme durante la permanenza al parlamento europeo e le sue idee progressiste.

Nei giorni scorsi, gli elettori di sinistra avevano chiesto a Elly Schlein di astenersi dal fare qualunque video messaggio di sostegno per Timmermans, mostrando una scaramanzia inedita per i progressisti italiani. Ma puntuale, anche stavolta, è arrivata la clip del segretario del Pd e i commenti dei più sono stati di rassegnazione. "Ora sappiamo chi non vincerà sicuramente l'elezione nei Paesi Bassi", è stata la considerazione più frequente. "Dopo l'Argentina, l'effetto Schlein si abbatte sulle elezioni olandesi. Anche in questo caso non è bastato l'accorato endorsement della segretaria Dem per evitare all'ex Commissario Ue alle eurofollie green Frans Timmermans e al suo listone rosso-verde una sonora sconfitta", è il messaggio di Carlo Fidanza, capogruppo di Fratelli d'Italia al parlamento europeo. Anche Matteo Salvini plaude alla vittoria di Wilders: "Congratulazioni all'amico Geert Wilders, leader del PVV e storico alleato della Lega, per questa straordinaria vittoria elettorale. Una nuova Europa è possibile: appuntamento domenica 3 dicembre a Firenze".

La bocciatura in Patria è stata netta per Timmermans, che evidentemente non è più considerato dagli olandesi come un proprio rappresentante. "Le singole nazioni e i loro cittadini vogliono essere considerati e il voto degli olandesi ci dice che le caratteristiche e le esigenze delle nazioni devono poter contare, se si vuole costruire una Europa migliore e più forte". Così ha commentato Nicola Procaccini, esponente di FdI e co-presidente del gruppo Ecr al parlamento europeo. Ora i progressisti d'Europa guardano il calendario per capire dove si svolgeranno le elezioni: vorrebbero evitare altre debacle e figuracce, quindi la speranza è che il segretario del Pd non si cimenti in altri video di sostegno.

"In uno dei Paesi più green ed europeisti, gli elettori hanno sonoramente bocciato le politiche Ue, incarnate tanto dal partito che ha governato per anni guidato da Rutte, da tempo portato in palmo di mano da Bruxelles, quanto dal campione del Green Deal Timmermans, volto di tutte le disastrose politiche ideologiche ed estremiste messe in campo dall'attuale commissione", commentano gli europarlamentari della Lega Marco Zanni (presidente gruppo Id) e Marco Campomenosi (capo delegazione Lega). La simbolicità del voto nei Paesi Bassi, vista la sua storia e tradizione, non può essere ignorata.

È un voto di rottura che lancia un segnare forte a Bruxelles in vista delle prossime consultazioni europee.

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