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Firenze, la procura indaga sulla casa di Renzi

L'ex sindaco non risulta indagato per l'alloggio dato gratis da Carrai

Marco Carrai insieme ad Agnese Landini, moglie di Matteo Renzi
Marco Carrai insieme ad Agnese Landini, moglie di Matteo Renzi

«Fascicolo 1281-14, in fase di indagine, all'attenzione del dott. Luca Turco». Al terzo tentativo la cancelleria della Procura di Firenze fornisce l'informazione a lungo richiesta. Il fascicolo aperto sulla casa di via degli Alfani a Firenze, data in prestito gratuito all'ex sindaco Matteo Renzi e pagata per quasi tre anni dal suo procacciatore di finanziamenti e manager comunale Marco Carrai (a cui Renzi a febbraio offrì anche di fare il ministro, «grazie ma preferisco continuare a fare l'imprenditore» fu la risposta), è in mano al pm fiorentino Luca Turco, ed è attualmente in fase di indagine. Ciò non significa che Renzi o Carrai siano indagati, e nella risposta della Procura all'istanza si specifica che «non risultano iscrizioni suscettibili di comunicazione». Di più, emerge che al momento si tratta di un fascicolo «modello 45», nel quale cioè vengono iscritte «le notizie non costituenti fatti di reato relative all'esposto», che possono diventare notizie di reato (e trasformarsi in un «modello 21») se le indagini del pm lo accertassero.

Al momento, però, la valutazione di partenza della Procura di Firenze, avendo scelto l'iscrizione più soft, sembra dunque non intravedere alcuna violazione nella vicenda della casa data in prestito gratuito al sindaco Renzi da un manager nominato dal Comune (cioè da Renzi) in più di un Cda di partecipate comunali, e dunque a non dare troppo peso all'esposto del denunciante, la bestia nera di Renzi Alessandro Maiorano, dipendente comunale in guerra con l'ex sindaco (che l'ha querelato). Una valutazione che spetta al sostituto procuratore Luca Turco, che ha in mano il fascicolo su Renzi e Carrai. Magistrato che conoscono meglio gli altri firmatari del Patto del Nazareno, visto che Turco è il pm che ha condotto le indagini su Denis Verdini e il Credito Cooperativo Fiorentino e che ha chiesto il rinvio a giudizio per il coordinatore di Forza Italia. Turco era stato titolare anche del ramo fiorentino dell'inchiesta sul G8, anche questa con al centro Verdini. Secondo una ricostruzione giornalistica il pm Turco farebbe parte, all'interno di Anm, della corrente dei Verdi, quella più a sinistra insieme a Md.

Archiviazione in vista per l'ex sindaco di Firenze e la storia della sua casa finanziata (per tre anni, con un canone risparmiato di 37mila euro) dal presidente di Aeroporto di Firenze Spa? Si vedrà.

Nel frattempo su quella vicenda è pronta un'interrogazione parlamentare del deputato M5S Alessandro Di Battista al ministro della Giustizia. Mentre un altro deputato grillino, il fiorentino Artini, ha ricevuto da Maiorano carte e documenti su una seconda storia, sempre di case e affitti e cambi di residenza improvvisi, che riguarda però Renzi il suo successore a Palazzo Vecchio, il già deputato Pd Dario Nardella, attuale sindaco di Firenze. Il quale, sostiene il grande accusatore Maiorano, avrebbe cambiato residenza tre giorni dopo la sua denuncia sulla casa di Renzi, spostandola da una villa in affitto (proprietà di una ricchissima famiglia locale, anche loro finanziatori?) a una sua casa di proprietà. Misteri o ossessioni? Forse lo spiegherà l'avvocato Carlo Taormina, che sta coadiuvando Maiorano, e che nei prossimi giorni farà una conferenza stampa con una «mega denuncia» al premier.

Lo show è assicurato, per i reati si vedrà.

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