Politica

Soldi sulla sinistra

Il re delle Coop sponsor delle serate di Dandini, Camusso & C. E la Boldrini applaudiva in platea

Salvatore Buzzi, braccio destro di Massimo Carminati nella cupola affaristica romana
Salvatore Buzzi, braccio destro di Massimo Carminati nella cupola affaristica romana

E brave le femministe chic, sempre pronte a dare lezioni di morale e a puntare il ditino contro noi comuni mortali, a volte peccatori per caso, necessità o piacere. Succede che l'inchiesta sulla cloaca romana sta portando fatti nuovi, che vanno oltre la purtroppo banale corruzione di politici mezze tacche. L'ultima è che Salvatore Buzzi, già condannato per omicidio e già braccio destro del ministro del Lavoro Poletti, oggi capo delle Coop rosse e presunto cardine del sistema di corruzione capitolino, era uno dei finanziatori di uno spettacolo teatrale molto ma molto esclusivo. A metterlo in piedi era stato il fior fiore delle signore dure e pure della sinistra bene: da Serena Dandini a Concita De Gregorio a Fiorenza Sarzanini (penna del Corriere della Sera specializzata nella pubblicazione di verbali getta fango sul malcapitato di turno). E non poteva mancare la regina di queste nobildonne, la presidentessa della Camera Laura Boldrini, seduta in prima fila ad applaudire le colleghe sul palco.

Se fossimo la Sarzanini, oggi ipotizzeremmo per lei, e per le altre, il reato di concorso esterno in associazione mafiosa. Ci limitiamo a ridere nel vedere la loro boria sgonfiarsi per cattive frequentazioni. Che non costituiscono reato ma che rappresentano la vera novità di questa inchiesta. Adesso capiamo un po' meglio perché alcuni mondi hanno goduto di una immunità mediatica, politica e fino a oggi giudiziaria. Relazioni e soldi hanno impedito di alzare il velo sul mondo delle Coop rosse, un impero finanziario cassaforte della sinistra. Relazioni e soldi, in questi anni, hanno fatto passare per razzista chiunque abbia avanzato dubbi sulla politica delle maglie larghe con gli immigrati (un affare milionario per le cooperative).

Il tentativo di Renzi di ridurre il caso a una questione di «tangenti all'amatriciana» è depistante. Vero che le tangenti ci sono e che alcuni personaggi sono da romanzo criminale romano. Ma se gli spruzzi arrivano fino ai vestiti della Dandini e della Boldrini, se le Coop sono rosse sì, ma di vergogna, se gli immigrati sono considerati dalla sinistra un valore economico e non umano, allora vuole dire che, ladri o non ladri, per tutti questi anni tutti questi signori ci hanno preso per i fondelli.

E per questo andrebbero processati da un tribunale della storia.

 

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