Politica

Dopo 40 anni anche il Meeting cambierà pilota

La storica guida Guarnieri potrebbe lasciare le redini in mano al giovane Forlani

Dopo 40 anni anche il Meeting cambierà pilota

nostro inviato a Rimini

Il Meeting di Rimini si avvia a tagliare il traguardo dei suoi primi 40 anni. Un età in cui riflettere sul presente e programmare il futuro. E così per la kermesse che si svolge nella fiera (prima nella vecchia, poi nella nuova) dal 1980 è tempo di sperimentare format nuovi e valutare il tema della successione alla presidenza della Fondazione che organizza la manifestazione.

Emilia Guarnieri, professoressa di italiano e latino, è in sella da 25 anni, una vera colonna del Meeting. Da sempre ne incarna lo spirito profondo che è quello di tenere vivo il dialogo tra diversi, nel segno della ricerca di un punto di ricaduta comune. Come raccontato da «riminiduepuntozero» in vista della prossima edizione la Guarnieri potrebbe passare la mano. E in pole position per la presidenza della Fondazione c'è Emmanuele Forlani, uno dei frontman del Meeting 2018, insieme alla stessa Guarnieri, a Giorgio Vittadini e a Sandro Bicocchi.

Forlani è riminese e questo assicurerebbe un legame forte con la città. Classe '74, si occupa di consulenza per aziende di trasporti e infrastrutture, è stato anche capo segreteria al ministero Infrastrutture con Maurizio Lupi (protagonista del rilancio dell'Intergruppo per la Sussidiarietà). È stato lui a intervistare Gianni Letta e a moderare l'incontro con i governatori del Nord sul tema delle infrastrutture. È anche il coordinatore dell'area Mobilità Move to Meet, una delle novità di questa edizione. Sempre in tema di successione Sandro Ricci, direttore operativo dal 1982, un'altra colonna della kermesse, potrebbe andare in pensione in tempi non troppo lontani, anche se difficilmente un evento dalla dimensione titanica come quello riminese potrebbe rinunciare a cuor leggero all'esperienza e al know-how di chi il Meeting lo ha costruito nel tempo, mattone dopo mattone, ospite dopo ospite.

Di certo l'edizione di quest'anno, nella fase organizzativa e operativa, ha investito molto nell'innovazione del format, con spazi più contenuti.

Un modo per accorciare le distanze tra i visitatori e i relatori e favorire la creazione di contatti che possano tradursi in vere e proprie occasioni di lavoro.

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