Cronache

"Tra 7 giorni sapremo se il Fluad è sicuro. Ma la profilassi non può essere fermata"

Intervista al professor Gianni Rezza, direttore del dipartimento malattie infettive dell'Iss: "Niente allarmismi"

"Tra 7 giorni sapremo se il Fluad è sicuro. Ma la profilassi non può essere fermata"

Roma - Il compito di stabilire se il vaccino antinfluenzale Fluad è sicuro ora spetta all'Istituto Superiore di Sanità. Professor Gianni Rezza lei è direttore del dipartimento di malattie infettive dell'Iss, quando si potrà avere una risposta certa?

«Una settimana circa per i primi risultati dal punto di vista tossicologico. Per le analisi più approfondite una ventina di giorni».

Le morti sono state causate dal vaccino?

«Non credo ma sono uno scienziato e non posso dare risposte certe prima di aver cancellato anche il minimo dubbio sulla sicurezza del farmaco. Al momento non ci sono evidenze che confermino un nesso di causalità tra la morte e la somministrazione del vaccini. Un principio di precauzione però mi impone una verifica che non lasci spazio a dubbi».

Le segnalazioni di decessi avvenuti dopo il vaccino aumentano e riguardano diversi lotti. Ieri poi è stato segnalato anche un decesso in concordanza temporale con l'assunzione di Agrippal, un altro tipo di vaccino antinfluenzale.

«Una volta partito l'allarme è abbastanza ovvio che aumentino le segnalazioni. Le persone sono preoccupate e si è generato uno stato di allarme generale. In realtà se è plausibile che ci possa essere una qualche anomalia in un lotto è davvero improbabile che diversi lotti di diversi tipi di vaccini presentino lo stesso difetto».

Che cosa può rendere pericoloso un vaccino?

«I vaccini sono i farmaci più sicuri in commercio. Sono testati e verificati con la massima accuratezza prima di essere distribuiti. Certamente non si può escludere che sia accaduto qualcosa nel processo di sviluppo che possa aver provocato una contaminazione. Un'anomalia. Ed è per questo che l'Iss sta effettuando tutte le analisi del caso».

Nei confronti dei vaccini esistono pregiudizi molto radicati

«Pregiudizi del tutto ingiustificati. Le persone, specialmente quelle in precarie condizioni di salute devono avere molta più paura dell'influenza. Il vaccino distribuito quest'anno è sostanzialmente identi all'anno scorso , non è neanche un virus attenuato è già stato usato su milioni di persone ».

Eppure l'Aifa ha deciso di bloccarlo. Per ora soltanto due lotti ma forse siprocederà alla sospensione di tutte le dosi di Fluad in circolazione.

«Bisogna capire che si tratta di un procedimento cautelativo. Ha fatto benissimo l'Aifa a bloccare i lotti. Il blocco rappresenta una tutela per i pazienti ma non la conferma del nesso tra il vaccino e le morti. Questo punto deve essere chiarito. Il blocco serve ad eseguire verifiche che garantiscono il paziente. É una cautela non la conferma di un rischio».

É stato deciso di eseguire l'autopsia per i decessi sospetti. Pensa che da questi esami arriveranno risposte certe?

«Sicuramente contribuiranno. Poniamo che le morti siano tutte avvenute per cause diverse, così come sembrerebbe dalle prime notizie. E' ovvio che diverse cause di morte avvalorerebbero la tesi che il vaccino non abbia nulla a che fare con i decessi».

Ricorda casi analoghi in passato?

«Non mi pare. Venne bloccato il Crucell nel 2012 ma non era stato distribuito nè somministrato. Ricordo però tanti falsi allarmi come quello dello squalene nel 2009.

Falsi allarmi che hanno fatto danni veri perchè l'influenza miete migliaia di vittime ogni anno.

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