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"Accusato di violenze ma è lui la vittima di stalking". Richetti nella bufera

L'inchiesta di Fanpage scatena un polverone. La presunta vittima accusa il senatore, del quale non viene mai fatto il nome, di molestie sessuali. La replica di Azione: "L'inchiesta? Bassezza della stampa italiana"

"Accusato di violenze ma è lui la vittima di stalking". Richetti nella bufera

Sta facendo scalpore la notizia che vede il senatore Matteo Richetti, ex Pd ora in Azione, accusato di molestie sessuali. Ad accusare il politico, come riferito da Fanpage in un'inchiesta, sarebbe un'aspirante funzionaria di partito, che non ha reso nota la sua identità. La donna è stata raggiunta proprio dai giornalisti di Fanpage, riusciti a intervistarla. Oltre a raccontare la propria versione dei fatti, ha messo a disposizione anche alcuni screenshot dei messaggi compromettenti che le sarebbero stati inviati dal senatore. Ma Richetti ha provveduto, ormai diversi mesi fa, a denunciare la donna per stalking e molestie. La notizia porta una bufera di notevoli proporzioni a pochi giorni dalle elezioni politiche, con Richetti, braccio destro di Carlo Calenda, candidato in Emilia-Romagna per Azione.

Il caso

Come si apprende addentrandosi nella storia, si tratta di una vicenda che va avanti da tempo. La presunta vittima avrebbe atteso a fare il nome del "senatore" per paura, dichiara. Ma Richetti aveva già denunciato la donna per stalking e molestie per mettere fine a una persecuzione che, secondo quanto dichiarato dal senatore, durerebbe da quasi un anno. Lo scorso dicembre, infatti, la polizia postale si è presentata all'abitazione dell'aspirante funzionaria per una perquisizione.

Ma cosa è successo? In questa storia il condizionale è d'obbligo. Nella sua ricostruzione dei fatti Fanpage non cita mai il nome di Richetti, ma parla di "un senatore della Repubblica ai piani alti di un importante partito". L'inchiesta va avanti con la presentazione della vittima, che si sarebbe rivolta al quotidiano per denunciare abusi e molestie. Si parla di "me too della politica" e vengono mostrati chat e messaggi ambigui, del tipo: “Perché mi hai messo le mani addosso dentro al Senato?”, risposta: “Perché sei bellissima”.

La presunta vittima racconta tutto il suo percorso per entrare nel mondo della politica, dall'incontro col senatore fino agli abusi. Baci non voluti, palpeggiamenti, telefonate continue, ricatti per mantere il posto ottenuto. "Denunci un senatore con l’immunità? A chi crederanno?", sarebbe stata la risposta del politico a una minaccia di riportare il caso alle forze dell'ordine. Fanpage afferma inoltre di aver rintracciato altre donne pronte a testimoniare casi analoghi.

La replica di Azione

In una nota ufficiale, Azione spiega che "da un anno il senatore Richetti ha denunciato alla magistratura e alla polizia postale attività di stalking e minacce riconducibili a una donna già nota alle forze dell’ordine. Attraverso messaggi contraffatti, finti account social e telefonate, la persona in questione sta molestando da mesi il senatore e la sua famiglia. Tutto il materiale è in mano alla magistratura".

Interrogati sui fatti, gli avvocati di Richetti dicono di aver presentato molteplici denunce contro ignoti, proprio perché il senatore si trova vittima di accuse "destituite di ogni fondamento, specialmente via social network e non solo da una donna che numerose volte lo ha atteso sotto casa".

Mentre i pm indagano, Azione esprime forte amarezza nella nota ufficiale pubblicata oggi: "Il fatto che un sito di informazione, a dieci giorni dalle elezioni, riporti anonimamente accuse tanto gravi senza avere il coraggio di fare il nome del senatore, ma pubblicando foto parziali che lo rendono riconoscibile, rappresenta uno nuovo livello di bassezza della stampa italiana.

Richetti, che in questa vicenda è parte lesa, non essendo mai stato neanche denunciato dalla donna in questione, procederà legalmente per difendere la sua onorabilità in tutte le sedi".

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