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Addio banconote Ora si paga con sms tweet e smartphone

I soldi sono soldi, basta che non siano banconote. La moneta elettronica sta infatti diventando un vero e proprio business. Secondo i dati del World Payment Report la crescita in volume delle transazioni non in contanti è stata nel 2012 del 7,7%, per un totale di 334 miliardi di dollari, ma già nel 2013 si stima che i volumi siano arrivati quasi al 10%, toccando quota 366 miliardi. Ma sono i nuovi strumenti tecnologici di pagamento in arrivo a lasciar presagire un futuro roseo per il settore.

Oggi debutterà ufficialmente negli Usa Apple Pay, la nuova piattaforma di pagamento voluta dall'azienda di Cupertino che ha stretto accordi con oltre 500 banche e numerose catene di negozi. L'idea è quella di favorire il pagamento di beni e servizi, in sicurezza, senza mettere mano al portafogli. L'utente non dovrà far altro che passare il dito sul lettore di impronte digitali del proprio iPhone 6 e iPad Air 2. Analogamente Samsung ha integrato un sistema di pagamento sul suo smartphone Galaxy S5, stringendo un accordo con il colosso PayPal. I francesi saranno invece i primi a trasferire denaro con un tweet. Utilizzando la piattaforma della banca Bpce, gli utenti di Twitter potranno inviare in rete oltre a commenti, foto e video, anche denaro, basterà un semplice messaggio di testo. Il servizio sarà a disposizione di tutti i cugini d'oltralpe che possiedono un account Twitter e un conto bancario, ma l'elemento innovativo è che chi invia denaro non avrà bisogno di conoscere il numero di conto del destinatario. Stando ad alcune indiscrezione circolate sul web, anche Facebook starebbe per lanciare un servizio simile utilizzando il suo sistema di chat Messanger. Che la gestione dei pagamenti elettronici senza passare dalla banca sia una ghiotta opportunità lo si capisce anche dai progetti già avviati di e-Wallet (borsellini elettronici) da parte di Google, PayPal, Microsoft e BlackBerry. In un futuro davvero prossimo saranno i cellulari a sostituire il portafogli. Per pagare basterà far scivolare lo smartphone su un apposito lettore alla cassa, rendendo tutto più rapido ed evitando il problema delle monetine di resto. Utilizzando il cellulare si potrà pagare anche con i bitcoin, la moneta virtuale che sta spopolando in rete. In questo caso il sistema deve leggere semplicemente un QR-Code, una specie di codice a barre.

Ma la frontiera più innovativa sarà quella dei pagamenti da smartwatch, qui lo sforzo è davvero minimo, visto che basterà un movimento del polso per trasferire il denaro. Apple ha deciso che integrerà il sistema sul suo Apple Watch in uscita il prossimo anno e non sarà da meno Google che già è in grado di supportare simili applicazioni usando qualsiasi dispositivo indossabile. I pagamenti da mobile cresceranno in modo esponenziale nei prossimi anni, nel 2015 il balzo dovrebbe essere già del 60,8%, ma se da una parte il consumatore non dovrà più dipendere dai soldi in contanti, dall'altra si dovrà districare tra decine di sistemi elettronici di pagamento indipendenti. Banche e carte di credito sono già sotto pressione, ma questo ginepraio digitale potrebbe alla fine favorirle.

Alcuni circuiti bancari, CartaSì e Ubi Banca, permettono di fare un bonifico istantaneo via sms indicando l'Iban

Si potrà pagare con smartphone e tablet Samsung e con Apple, da oggi negli Usa grazie al riconoscimento dell'impronta

Con le monete virtuali (tipo Bitcoin) si scambia denaro anche fotografando un codice «Qr» da un telefonino all'altro

In Francia Twitter, d'intesa con una banca, permette di fare bonifici con un tweet. E in Italia si fa con Facebook e Banca Sella

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