Politica

Addio di Harry e Meghan alla Casa Reale inglese «Saremo indipendenti»

Dimissioni ufficiali: i duchi rinunciano allo status e lavoreranno. Elisabetta cauta

Eleonora Barbieri

Certo, dimettersi proprio quando si ha avuto un figlio da poco, è una iniziativa quanto meno azzardata. Però diciamo che dimettersi da senior royal non è che sia uguale a lasciare un posto da impiegato, o da cassiere. Uno che non è più senior royal, insomma, resta pur sempre un royal, pur in versione ridotta: e tali saranno, d'ora in avanti, i duchi del Sussex, Harry e Meghan. Harry, il principe, non vuole fare più il principe, e questo potrebbe essere deludente, da un certo punto di vista. Dall'altro, Harry e Meghan, coppia sui generis, per colpa di lei ovviamente, dicono tutti (la chiamano Megxit...), intendendo che influenzerebbe negativamente l'erede al trono nelle scelte fuori linea rispetto a Buckingham Palace (i «sentieri diversi» di Harry e William), alla fine ufficializzano una sensazione che aleggiava da mesi, ovvero che, in qualche modo, si stessero allontanando dal Palazzo.

E in effetti, i due, anzi i tre, contando anche il piccolo Archie, si allontanano eccome. Spiega un comunicato di Buckingham Palace che Harry e Meghan hanno in programma di «ritagliarsi un ruolo progressivamente nuovo all'interno dell'istituzione»; in particolare hanno intenzione di «lavorare per diventare indipendenti dal punto di vista finanziario», e questo, per le orecchie degli insofferenti alla monarchia, non può che suonare come una dolce melodia. Oltre che, per gli stessi duchi, uno scudo contro le critiche al loro stile di vita: spendono troppo per andare in vacanza? Meghan ha cambiato vestito sette volte in mezza giornata? Beh, è tutto pagato di tasca loro, frutto del loro lavoro.

Vabbeh, che lavoro faranno. Non importa... Non è che sgobberanno quindici ore al giorno a un computer, o a imprecare al telefono, ci mancherebbe, anche se Harry è pilota di aerei da guerra, non è che il fisico gli manchi; però l'intenzione, e la decisione, hanno un che di epocale. Una novità, uno svecchiamento, una svolta. Harry e Meghan spiegano che vogliono dedicarsi, fra l'altro, alla loro associazione di beneficenza; che si divideranno fra il Regno Unito e il Nord America (il Canada, forse, dove la famigliola ha trascorso le vacanze di Natale, per la prima volta scandalosamente lontano dalla famiglia reale?), perché Archie dovrà crescere apprezzando la tradizione della sua prestigiosa famiglia; che continueranno a «onorare i loro compiti nei confronti della Regina, del Commonwealth e dei mecenati». Specificano, i duchi, che il loro non è un atto di ribellione contro Elisabetta, anzi, è stata lei a incoraggiarli, in questi anni, ed è lei che «sostengono in pieno». Lei, comunque, sulla scrivania, durante il messaggio di Natale non aveva foto del nipote e della moglie. Chissà. Ieri ha fatto sapere che «comprende il desiderio di un differente approccio», ma ciò comporterà «problemi complicati per la cui soluzione servirà tempo». Per esempio, c'è la questione della linea di successione.

Harry e Meghan non è che siano i primi, per carità. Edoardo VIII aveva abdicato, pur di sposare la sua Wallis Simpson. Carlo è riuscito a vivere, alla fine, con Camilla, ma intanto la madre non gli cede il trono e - si dice da tempo - i sudditi non vorrebbero l'amante storica nel ruolo che sarebbe spettato all'amatissima Lady Diana. Proprio nel nome della madre Diana, Harry ha spiegato che intende proteggere la sua famiglia. I tabloid non danno tregua a Meghan, che ha definito «dura» l'esperienza di vivere sempre sotto il riflettori del gossip. Basterà non essere più un reale senior, per difendere vita, privacy e famiglia? Harry e Meghan, intanto, fanno «un passo indietro».

A volte funziona.

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