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Affitti, Padoan ci ripensa e ripesca la cedolare

Nencini: «Sarà confermata l'aliquota agevolata» Brunetta dubita: «Il ministro pensa al suo futuro»

Affitti, Padoan ci ripensa e ripesca la cedolare

Roma La «manina» che aveva tolto la conferma della cedolare secca dalla legge di Bilancio potrebbe presto essere costretta a rimetterla. A quattro giorni dall'approvazione, la manovra è ancora un cantiere aperto. La versione «definitiva», uscita nei giorni scorsi, a quanto pare non era ancora tanto definitiva, tanto che ieri il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan ha detto che sarà «prestissimo in Parlamento». Un modo per dire: farà fede solo quel testo.

Per i contribuenti potrebbe essere un bene. Ieri Riccardo Nencini, leader socialista e viceministro alle Infrastrutture, ha assicurato che sarà confermata la cedolare secca a canone calmierato, con aliquota sostitutiva. «Sono stati riconfermati i bonus, la cedolare secca al 10% e grandi investimenti sia per Anas sia per ferrovie», ha annunciato in una intervista ad Avantionline.

Nelle prime bozze della manovra la conferma c'era. Poi, nella versione uscita due giorni fa è scomparsa, tanto che Confedilizia aveva parlato di una «manina» intervenuta sul testo della legge per eliminare una delle misure più popolari tra proprietari e affittuari. Decisione «paradossale», aveva osservato il presidente dell'associazione Giorgio Spaziani Testa, visto che «i dati ufficiali hanno dimostrato che la cedolare ha abbattuto l'evasione e fatto crescere le entrate tributarie». Inspiegabile anche politicamente, visto «tre quarti del Parlamento» ne ha chiesto l'estensione.

Il presidente dei deputati di Forza Italia Renato Brunetta ha ipotizzato «uno sgarbo volutamente fatto all'insaputa del ministro Padoan, nel contesto della guerra scoppiata all'interno del Partito Democratico tra renziani e governativi». Oppure la fretta dello stesso ministro dell'Economia nel varare una manovra gradita all'Europa «dove ha già garantita una poltrona di prestigio, dopo la sua esperienza da ministro. Egli sa perfettamente che l'abolizione della cedolare secca sugli affitti è controproducente nel medio periodo per le casse dello Stato ma l'eliminazione gli serve per poter scrivere a bilancio maggiori entrate per il prossimo anno. Altrimenti dovrebbe trovare altre coperture, che al momento non ci sono. Ma, evidentemente, la scoperta di un buco di bilancio futuro non è di interesse del ministro Padoan, visto che per quella data sarà già impegnato nel suo nuovo incarico dorato».

In altre parole, eliminando una agevolazione fiscale il governo avrebbe potuto mettere nero su bianco nella legge di bilancio nuove entrate, ben sapendo che l'effetto sarà sicuramente l'opposto: un aumento degli affitti in nero e una diminuzione del gettito. «È necessaria una parola definitiva del governo sulla presenza o meno della misura in manovra, perché il settore immobiliare è una fonte importante di ricchezza per il Paese», è la richiesta del senatore azzurro Andrea Mandelli. Sullo sfondo resta la richiesta di estendere la cedolare secca anche gli affitti commerciali. Poco probabile.

Il governo non vuole mettere a bilancio un taglio delle tasse, anche se tutti sanno che farebbe aumentare le entrate fiscali.

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