Cronache

Allarme Oms: "Troppi i casi di morbillo in Italia"

Quest'anno oltre 5mila casi in tutta Europa, ma uno su due si è verificato nel nostro Paese

Allarme Oms: "Troppi i casi di morbillo in Italia"

Roma - Troppi i casi di morbillo in Italia. L'Organizzazione mondiale della Sanità OMS si dice preoccupata per la situazione delle malattie infettive nel nostro Paese ma riconosce gli sforzi del governo «per invertire la situazione».

È in sintesi il contenuto della lettera inviata alla Commissione Sanità del Senato, impegnata nelle audizioni sul decreto vaccini da parte dell'ufficio europeo dell'Oms che segnala come ad oggi siano stati registrati «5.483 casi di morbillo in Europa nel 2017» e che l'Italia da sola «contribuisce al 43 per cento di questi casi».

L'Oms osserva che di recente «la copertura vaccinale in Italia per tutti i tipi di vaccini sta mostrando tendenze stagnanti o in certe aree persino declinanti» e dunque esprime «preoccupazione per la situazione attuale e per l'espansione dei casi di morbillo e di altre malattie prevenibili sul territorio Italiano».

Vengono però riconosciuti «gli importanti sforzi dell'Italia per invertire questo trend». E il direttore generale dell'ufficio Oms per l'Europa, Zsuzsanna Jakab, si è anche congratula con il Ministero della Sanità per i passi positivi «nell'assicurare comunità più sicure e nel creare una cultura più consapevole per chiudere il gap immunitario», dicendosi pronta ad «offrire tutto il necessario supporto tecnico per aiutare il miglioramento dei tassi di copertura vaccinale nel Paese e arrivare a un controllo della malattia».

I casi di morbillo in Italia infatti continuano a salire. Sono 2.988 dall'inizio dell'anno ad oggi ed interessano quasi tutte le Regioni. Ma il 91 per cento dei casi si concentra in sette: Piemonte, Lazio, Lombardia, Toscana, Abruzzo, Veneto e Sicilia.

Oms Europa nella lettera all'Italia ricorda che esiste un Piano di azione globale per i vaccini ed un Piano Strategico Globale per il Morbillo che prevedono l'eradicazione delle malattie in questione.

In particolare si puntava «all'eliminazione del morbillo, della rosolia e della sindrome da rosolia congenita» entro il 2020. La prima al mondo ad aver eliminato il morbillo è stata l'America nel 2016 mentre , ribadisce l'Oms «il morbillo sta circolando in molti Paesi della regione Europea, inclusa 'Italia» ricordando che « la vaccinazione è uno degli interventi di sanità pubblica di maggior costo-beneficio».

Nonostante il monito dell'Oms che ritiene l'Italia sia sulla strada giusta ma non stia ancora facendo abbastanza le polemiche sul decreto che prevede l'obbligatorietà per 12 vaccini non si placano. Il decreto approvato dal governo è al momento al vaglio del Parlamento. Ieri infatti l'Aula del Senato ha approvato con 177 sì, 59 no e 21 astenuti il parere della commissione Affari costituzionali sulle pregiudiziali di costituzionalità sul decreto. Un passaggio facile dunque che però ha provocato la rivolta dei grillini. M5S infatti ha dato battaglia fin da subito al provvedimento che impone la vaccinazione per la frequenza scolastica, promettendo di ottenerne l'abolizione.

E i grillini ora protestano anche per le modalità di votazione in Aula. «Con la votazione sui presupposti di costituzionalità al decreto vaccini, il presidente Grasso ha palesemente violato il regolamento del Senato», attacca il capogruppo M5S al Senato Carlo Martelli.

«Questa votazione è un abuso vero e proprio, un atto di prepotenza dinanzi al quale non possiamo rimanere in silenzio -prosegue Martelli- Il presidente avrebbe dovuto porre in votazione i presupposti di costituzionalità entro 5 giorni dal momento in cui ne era stata fatta richiesta.

I cinque giorni scadevano ieri, ma Grasso evidentemente non ha voluto scomodare i parlamentari di lunedì e ha rimandato la votazione fuori dai termini stabiliti dal regolamento».

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