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Alta tensione tra Renzi e il Papa: ecco cosa è successo all'udienza

Altro che incontro "sereno e cordiale". Durante i trenta minuti di udienza (un faccia a faccia insolitamente lungo), sono aumentate le distanze tra Renzi e Bergoglio

Alta tensione tra Renzi e il Papa: ecco cosa è successo all'udienza

Sorrisi, cordialità, battute a ripetizione. Con Matteo Renzi che sfodera disinvoltura e souplesse, e papa Francesco che sta al gioco e replica con grande disponibilità. Sstando alla nota della Santa Sede, l'udienza in Vaticano del Pontefice al presidente del Consiglio, giunto in visita al Papa con tutta la famiglia, la moglie Agnese e i tre figli, Francesco, Emanuele ed Ester, si sarebbe svolta in un clima di visibile familiarità, addirittura "sereno e cordiale". In realtà, stando alle indiscrezioni raccolte dal Messaggero in Vaticano, l'incontro avrebbe segnato un preoccupante allontanamento delle due rive del Tevere.

Un clima disteso, lungo l’arco delle due ore che Renzi e la sua delegazione hanno trascorso in Vaticano, che però non ha fatto velo alla complessità e alla durezza dei temi affrontati sia nei trenta minuti di colloquio a tu per tu del premier con Papa Bergoglio (quindi insolitamente lungo), sia nel successivo incontro con il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin. Tra Renzi e il Santo Padre si sono registrate significative distanze su questioni molto concrete. Secondo le indiscrezioni riportate dal Messaggero, nel Palazzo Apostolico è apparso ormai chiaro che il governo in carica non sta affatto cercando un alleato affidabile per la Chiesa.

In primo piano, la perdurante crisi economica in cui si dibatte il Paese, il dramma della disoccupazione giovanile, i timori per i tragici conflitti in atto in Medio Oriente, in Siria, in Iraq. "L’attenzione si è soffermata, tra l’altro, sull'attuale contesto segnato da persistenti difficoltà di natura economica e sociale, con conseguenze negative soprattutto per l’occupazione dei giovani", recita la nota vaticana. È stato proprio sul piano economico che si sono verificati attriti tra i due. "I soldi a disposizione sono stati messi - avrebbe detto Renzi - il momento è difficile per tutti e non si può fare di più". Con questa dichiarazione il premier avrebbe voluto mettere in chiaro anche con il Vaticano che la spending review colpirà anche la Chiesa. Insomma, i tagli previsti verranno confermati. Tagli che andranno ad abbattersi sia sulle scuole cattoliche sia sulla sanità cattolica. Con l'ovvio risultato di imminenti chiusure per numerosi istituti.

Il contrasto tra papa Francesco e Renzi si sarebbe poi acuito quando i due hanno affrontato le questioni dell'articolo 11 del Concordato. "Serve una mutua cooperazione", avrebbe fatto notare il Santo Padre. Sul tavolo della presidenza del Consiglio ci sarebbero un paio grandi questioni da affrontare. Una riguarda l'Ordinariato militare: presto ci sarà una commissione mista per studiare un ridimensionamento dei cappellani militari e dei loro comensi. La seconda tocca, invece, la disparità di trattamento tra cardinali di curia e di diocesi in caso di deposizioni.

Una serie di circostanze, unite a quella più importante, quella economica, che abrebbero marcato un profondo solco tra Vaticano e Palazzo Chigi.

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