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Altri guai per i sindaci M5S: indagata anche la Appendino

Il sindaco di Torino nei guai per la calca in piazza San Carlo: l'accusa è lesioni. Ma la procura: "È solo un atto d'ufficio"

Altri guai per i sindaci M5S: indagata anche la Appendino

Una nuova bufera giudiziaria si abbatte sul Movimento 5 Stelle che deve far ancora i conti con il flop alle elezioni amministrative. I guai ora arrivano da Torino dove il sindaco Chiara Appendino deve fare i conti con una querela. Una delle 1527 persone ferite nella calca di piazza San Carlo ha deciso di denunciarla per non aver garantito la sicurezza ai tifosi bianconeri che stavano guardando sui maxi schermi la finale di Champions League Real Madrid-Juventus. "Si tratta di un atto d'ufficio", fanno sapere dalla procura. Ma il primo cittadino pentastellato ora dovrà comunque rispondere dell'accusa di lesioni.

Salgono a tre gli indagati per i tragici fatti della sera del 3 giugno, quando la finale di Champions League si era trasformato in un dramma senza precedenti. In queste ore l'avviso di garanzia è arrivato anche alla Appendino. Almeno una persona tra le 1527 rimaste ferite la avrebbe indicata, infatti, come una dei responsabili della mancanza di sicurezza nella gestione dell'evento. Il panico scoppiato all'improvviso, la ressa in una pizza stracolma di tifosi e il fuggi fuggi forsennato aveva provocato la morte di una donna e il ferimento di centinaia di persone. Quella sera era andato tutto storto. Nella confusione in molti erano finiti a terra. Alcuni erano rimasti calpestati, altri si erano feriti con i cocci di bottiglie rotte che ricoprivano interamente piazza torinese San Carlo. Il Comune d Torino non solo non aveva ipotizzato vie di fughe in casi di emergenze, ma non aveva aveva emesso alcuna ordinanza anti-vetro.

Insieme alla Appendino risultano iscritti nel registro degli indagati anche Maurizio Montagnese e Danilo Bessone, presidente e dirigente di Turismo Torino, la municipalizzata incaricata da Palazzo civico di organizzare i maxi schermi per far vedere Real Madrid-Juventus ai tifosi bianconeri. Come spiega Repubblica, "oltre a cercare di individuare che cosa abbia scatenato la psicosi di un attentato" durante la partita, gli inquirenti stanno anche ricostruendo "la catena di comando che ha curato l'evento in tutte le sue fasi, dalla decisione di organizzarlo alla gestione della sua sicurezza". Da qui le accuse anche al primo cittadino. La notizia, però, è stata smentita dal portavoce della Appendino, Luca Pasquaretta. Che all'agenzia Agi ha assicurato: "Non abbiamo ricevuto nulla, nessuna comunicazione dalla procura.

Smentiamo categoricamente".

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