Rosso Malpelo

America, galassia in continuo cambiamento

Ormai ne sono sicuro: qualsiasi frase che cominci con "gli Americani sono" è priva di senso

America, galassia in continuo cambiamento

Ormai ne sono sicuro: qualsiasi frase che cominci con «gli Americani sono» è priva di senso. Che cos'hanno gli americani che li renda simili? Per i detrattori sono obesi, volgari e ignoranti. Per chi come me li ama sono scienziati e letterati tra i più sofisticati del mondo. Ma questo non vuol dire conoscerli. Né che loro conoscano se stessi. Ogni quarto di secolo gli americani non sono più loro. Nei venticinque anni in cui ho osservato il pianeta America, che è vicino alla Terra ma che non è Terra, ho dovuto ammettere la mia disfatta nel restare collegato all'identità di quel grande popolo. Banalità e luoghi comuni si attaccano su di loro come mosche sulla carta moschicida e forse a causa di questa malattia congenita che è l'antiamericanismo si impongono tanti riti pubblici con foltissime esposizioni della bandiera e persino degli aneddoti sull'infanzia di George Washington. Prendete invece i russi. Si direbbe che i russi siano tutti russi dalla testa ai piedi, dal primo all'ultimo, da sempre e per sempre. I francesi si dividono, come insinuava de Gaulle, per varietà di formaggi e persino gli spagnoli, per quanto si accaniscano sulle diversità, sono spagnoli. Ma gli americani (questo il sospetto che mi perseguita) sono cittadini mutevoli di una galassia cangiante.

E se è quasi impossibile per noi europei capire che cosa li leghi a Donald Trump, a Hillary Clinton o a Bernie Sanders, questo mistero vale anche loro e su quello si accapigliano ogni giorno sui giornali e sugli schermi, inutilmente stremati.

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