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Renzi: "Amo Napoli, ma De Magistris non ha stile"

Il premier attacca il sindaco di Napoli: "Ha parlato di Comune derenzizzato, con scarso stile istituzionale. Io lo rispetto e cerco di evitare di metterlo in imbarazzo con la mia presenza". E sui Cinquestelle "Non ho paura di loro, dove governano litigano e soffrono"

Renzi: "Amo Napoli, ma De Magistris non ha stile"

"Amo Napoli in tutte le sue forme, dalla bellezza della città al calore della sua gente" ma "da presidente del Consiglio sono molto rispettoso dell'autonomia istituzionale del sindaco De Magistris. Egli ha voluto esplicitamente marcare un dissenso forte nei confronti del Governo. Ha parlato di Comune 'derenzizzato', con scarso stile istituzionale. Io lo rispetto e cerco di evitare di metterlo in imbarazzo con la mia presenza". Matteo Renzi, in una lunga intervista al Mattino, spiega così i motivi della sua assenza dal capoluogo campano ma "questo non esclude che quando se c’è da intervenire su Bagnoli il governo interviene davanti "alle evidenti mancanze del Comune su questo progetto".

È un'intervista molto incentrata sul Sud con cui il premier cerca di rispondere a chi gli imputa di essersi dimenticato del Mezzogiorno ma se la cava con l'ormai scontata promessa di completare infrastrutture incomplete o ferme da decenni: ""La linea ferroviaria Napoli-Bari era da anni poco più che un disegno sbiadito. Questo governo l'ha rimessa in pista e l'ha fatta ripartire. Stesso discorso per la Salerno-Reggio Calabria, il cui completamento è indifferibile. Certo, so bene che si tratta di opere che avrebbero dovuto essere già concluse da anni. Ma non abbiamo più tempo per piangere, e neanche per criticare chi ci ha preceduto. Dobbiamo fare emandare segnali al Sud. Mentre le parlo, sono a Courmayeur, dove sono appena giunto attraversando la variante di valico e risparmiando mezz'ora di tempo. Presto anche al sud i tempi di percorrenza sulle grandi direttrici saranno diversi".

Dopo De Magistrisi non poteva non mancare un riferimento anche al suo rapporto con il governatore della Campania Vincenzo De Luca che "si è guadagnato il posto che occupa. E ha fatto prima, come sindaco, un lavoro straordinario. Chi lo nega è in malafede, perché l’impegno profuso a Salerno è un esempio per molte altre città". "Oggi - continua il premier - con lui c’è non solo totale collaborazione ma anche da parte mia grande stima personale, al netto di alcune sue dichiarazioni che non condivido, come quelle espresse su Rosi Bindi. Detto questo, avrà il sostegno del Pd, del governo e mio personale".

Parlando degli appuntamenti elettorali che lo aspettano nel 2016 Renzi non vede un grande pericolo per le amministrative ma punta tutta le sua carriera sul referendum costituzionale: "Mentre sul referendum gli italiani votano per scegliere il futuro della democrazia, alle amministrative si va per eleggere un sindaco, quello che deve riparare le buche, mettere a posto i conti del Comune, gestire bene le partecipate. Insomma il referendum sarà una cosa diversa, o no? Sulla Costituzione sono pronto a giocarmi il posto. Sulle elezioni di Napoli se lo giocano e De Magistris e i suoi numerosi sfidanti”. Il segretario-premier non nutre neppure una particolare paura per l'avanzata dei Cinquestelle:"Ho rispetto di tutti e paura di nessuno. Il giorno prima delle europee i sondaggi li davano in testa. Hanno preso la metà dei nostri voti" anche perché "dove governano, litigano e soffrono". "Pensi - conclude Renzi - a quello che sta accadendo a Quarto, a Gela, a Livorno, a Parma stessa. Il problema dei 5 Stelle riguarda loro, non noi.

Dal mio punto di vista dico che se il Movimento sarà in grado di esprimere una classe dirigente che sia credibile agli occhi dei cittadini, questo è un bene per la democrazia".

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