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Anac indaga sull'appalto di Romeo. Altre accuse a Scafarto

Napoli L'Anac indaga sul maxi-appalto di 74 milioni di euro vinto dalla «Romeo» per le pulizie nell'ospedale «Cardarelli» di Napoli, il più grande del Sud. Lo stesso filone scandagliato dai pm Woodcock e Carrano prima di imbattersi nel caso Consip. Tre gli spunti per l'inchiesta degli 007 di Raffaele Cantone: il ribasso anomalo di 20 milioni sulla base d'asta; la maggiorazione di 400mila euro a favore dell'azienda in fase di stipula del contratto; le fatture extra-appalto di 200mila euro al mese per lavori straordinari corrisposti alla «Romeo». Pagamenti che hanno fatto lievitare il costo del servizio secondo una formula contrattuale che, per l'Anticorruzione, non offre «certezza della spesa» a tutto vantaggio della società dell'immobiliarista partenopeo. L'Autorità inoltre contesta ai manager dell'ospedale di aver «reso dichiarazioni non veritiere» su esecuzione e aggiudicazione delle opere. Sulle fatture extra-appalto, è stata anche presentata una interrogazione dal consigliere regionale di Fi Severino Nappi. Il responsabile del procedimento d'appalto, Ciro Verdoliva, è stato successivamente nominato dal governatore De Luca dg del nosocomio.

Intanto oggi il maggiore ex Noe Gianpaolo Scafarto sarà di nuovo di fronte ai pm: gli contesteranno una nuova accusa di rivelazione di segreti d'ufficio. SDM

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