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Anche Mediobanca vede nero sulla "ripresina": "La manovra è inefficace, Paese ancora in stallo"

Per Piazzetta Cuccia il cuneo fiscale non può bastare a far ripartire i consumi

La sede di Mediobanca in piazzetta Cuccia, a Milano
La sede di Mediobanca in piazzetta Cuccia, a Milano

Che tempo farà sull'Italia nel 2020? Ci sarà stagnazione, non recessione. Ma il governo ha messo più acqua che benzina nel motore dello sviluppo con una legge di bilancio che non accelera il consumo interno dell'Italia e non garantisce un adeguato sostegno alla crescita, perché si concentra in gran parte sulla prevenzione di un ulteriore deterioramento con un ruolo modesto giocato dalle misure espansive. È questo il giudizio espresso dagli esperti di Mediobanca Securities in uno studio di 153 pagine dal titolo «Dove ci sono rischi, ci sono opportunità» che fa il punto sulla situazione macro sia nel nostro Paese sia nell'eurozona per individuare quali sono settori e titoli sono da favorire e da evitare.

Secondo gli analisti Javier Suarez, Andrea Filtri e Riccardo Rovere la legge di bilancio italiana del 2020 potrebbe incontrare difficoltà a realizzare la crescita del + 0,6% prevista da Palazzo Chigi . Crescita che dovrebbe invece rimanere più contenuta, al +0,5 per cento. «Anche la più grande misura espansiva la riduzione di 3 miliardi di euro del cuneo fiscale - rappresenta solo lo 0,5% del reddito personale al netto delle imposte», non abbastanza per rilanciare i consumi, scrivono gli esperti di Piazzetta Cuccia. Per i quali un certo sostegno potrebbe provenire solo da una riduzione del surplus fiscale della Germania. In altre parole, con un minimo di auto-aiuto, le prospettive economiche dell'Italia sembrano interamente legate alle prospettive globali. Anche per l'Eurozona, però, lo scenario di base è che la crescita rimarrà lenta, i tassi rimarranno bassi per un periodo prolungato di tempo, senza ulteriori tagli al tasso di deposito, e che il conflitto Usa/ Iran sarà contenuto.

Sullo sfondo resta, inoltre, per l'Italia un problema di volatilità politica: le discussioni all'interno della coalizione a sostegno del governo - Matteo Renzi che forma un nuovo partito, riforme elettorali e della giustizia, le polemiche sul Mes, il caso Ilva - potrebbero indebolire l'azione del governo, mentre l'attuale maggioranza alla Camera alta sembra magro. E la volatilità potrebbe essere alimentata dalle prossime elezioni regionali, «con esiti incerti nella regione dell'Emilia Romagna, mentre il tempo necessario per attuare le riforme elettorali potrebbe eventualmente ridurre il rischio di elezioni anticipate» viene aggiunto nel report dove si sottolinea anche che il sostegno dei partiti minori è cruciale per la sopravvivenza del governo.

Non solo. «Osservando le coalizioni, gli ultimi dati disponibili mostrano un rafforzamento della coalizione di centrodestra, che si avvicina al 50% delle intenzioni di voto. Tale quota garantirebbe teoricamente una maggioranza sufficiente, nel caso in cui si svolgano nuove elezioni nel prossimo futuro, con il sistema esistente», scrivono gli analisti. Nel lungo studio gli analisti si soffermano, inoltre, sulle performance dei principali settori sui mercati. A cominciare dalle banche per le quali, scrive Mediobanca Securities, la compressione sui margini del credito non è destinata ad aumentare e la pressione regolamentare può essere gestita con la generazione di capitale organica. I titoli del credito sono a sconto rispetto ai titoli assicurativi e a quelli delle utilities che godono di una regolamentazione stabile e solidi bilanci che possono supportare i dividendi. Sul fronte delle infrastrutture, i radar restano accesi sulle autostrade di Atlantia (il cui rating è stato abbassato da Mediobanca). Una parte del report viene, infine, dedicata, a rilancio dei Pir dopo l'approvazione del Dl Fiscale, che ha rimosso i vincoli introdotti un anno fa che ne avevano limitato la crescita.

I piani individuali di risparmio, secondo gli analisti, possono innescare una rapida espansione dei prezzi di Borsa delle società a media e piccola capitalizzazione.

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