Anticipare l'uscita costerà fino a 60 miliardi
21 Maggio 2015 - 07:59Flessibilità con tagli minimi
Finito il menu delle proposte a costo zero, ci sono quelle costose, tutte di iniziativa politica. Quella di Pier Paolo Baretta, sottosegretario dell'Economia e di Cesare Damiano, ex ministro del lavoro ed esponente Pd, è una di quelle prese in considerazione dal premier. E consiste in un taglio della pensione del 2% per ogni anno di anticipo, senza andare oltre i 62 anni. Nell'esempio di una donna che anticipa rispetto ai 66 la penalizzazione sarebbe intorno all'8%. I firmatari della proposta ipotizzano anche uno sconto nella penalizzazione per ogni anno di contribuzione oltre i 35 anni. È questo il caso citato dal Renzi. Perlomeno e quello che assomiglia di più agli esempi del premier. Avrebbe vantaggi massimi per i pensionandi che hanno visto negli anni allungare il requisito anagrafico. Unico problema sono i costi. Le stime sono molto diverse.
Si va dai 60 miliardi della Ragioneria ai circa 40 dell'Inps fino ai 4 miliardi degli estensori della proposta, che conteggiano anche i risparmi che la proposta comporta sugli ammortizzatori sociali.
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