Elezioni Politiche 2018

Aodi, leader islamico pro-Palestina grida al lupo contro Salvini

Non sono ancora finiti gli spogli ma c’è chi grida già "al lupo" contro Salvini

Aodi, leader islamico pro-Palestina grida al lupo contro Salvini

Non sono ancora finiti gli spogli elettorali ma c’è chi grida già “al lupo” contro Salvini.

Foad Aodi, presidente delle Comunità del Mondo Arabo in Italia (Co-mai) e dell'Associazione Medici d'origine Straniera in Italia (Amsi) ha infatti affermato durante un’intervista all’Adnkronos di essere allarmato dalla prospettiva di un governo guidato dal leader della Lega, Matteo Salvini, a causa di una eventuale “stretta sugli immigrati”.

Aodi ha aggiunto che “il timore sentito maggiormente dagli stranieri che vivono in
Italia è quello di essere identificati come cittadini arabi, musulmani, africani e non
come cittadini italiani, mettendo così a rischio la buona convivenza che stiamo
difendendo con i denti da anni".

Il rappresentante islamico incalza poi che la sinistra non ha parlato abbastanza di
immigrazione durante la campagna elettorale e non ha presentato alcun candidato
di origine straniera e ciò avrebbe penalizzato lo schieramento.

Un fatto curioso è che Aodi era tra gli invitati del convegno che era stato organizzato
dalla giunta comunale grillina di Fabriano, guidata da sindaco Gabriele Santarelli
assieme alla comunità islamica locale, prima di venir cancellata in seguito alle
polemiche emerse per la partecipazione di un esponente dell’Islam wahhabita/saudita e dell’ambasciatrice palestinese Mai al-Kaila che aveva definito Hamas “resistenza all’occupazione” e i suoi missili “costruiti in casa”:

“Prima di parlare di terrorismo bisogna fare una distinzione netta tra terrorismo e
lotta all’occupazione. La resistenza palestinese all’occupazione è riconosciuta ed è
legittima anche per le Nazioni Unite. Hamas è un gruppo di resistenza contro
l’occupazione che rappresenta una parte della popolazione Palestinese. Israele
accusa Hamas di lanciare dei missili, ma se andiamo a vedere questi missili sono
poveri, sono semplicemente costruiti nelle case e non recano tanto danno in
confronto ai missili israeliani in grado di distruggere intere città. Israele usa Hamas
come scusa, etichettandolo come terrorismo per coprire le violazioni dei diritti umani
che ogni giorno perpetua nei confronti dei Palestinesi.”

La pianificazione del convegno aveva creato scalpore, in particolare dopo l’apertura
di un secondo centro islamico a Fabriano con l’assenso della giunta grillina, al punto
che la cittadina marchigiana era stata ironicamente ribattezzata “la Mecca dell’Islam italiano”.

Il sindaco grillino Santarelli aveva successivamente fatto marcia indietro, annullando
l’evento e dichiarando che il simbolo raffigurante l’attività istituzionale del Comune,
presente sul volantino, era stato utilizzato senza le dovute autorizzazioni.
Tornano a Foad Aodi, facendo un approfondimento è possibile trovare conferma
non soltanto sulle cariche di presidente delle Comunità del Mondo Arabo in Italia
(Co-mai) e dell'Associazione Medici d'origine Straniera in Italia (Amsi), ma anche di altre associazioni tra cui la confederazione internazionale laica interreligiosa
denominata #Cristianinmoschea), il cui nome ha però ben poco di laico (fondata
proprio dal Prof.Foad Aodi in qualità di presidente delle comunità del mondo Arabo
in Italia Co-mai.

Emergono però anche alcune immagini di Aodi ben più “schierate”, alcune a un
evento a favore della Palestina datato 2014, con tanto di kefya al collo e proprio
assieme all’ambasciatrice al-Kaila.

In altre immagini viene invece ritratto, sempre con kefya al collo, in prima linea a
una manifestazione (stesso anno) dietro uno striscione con scritto “Palestina libera”
e in sottofondo altri cartelloni con scritto “fermiamo il terrorismo israeliano”, con
una gigantografia di Yasser Arafat. Accanto ad Aodi sono presenti diversi
manifestanti tra cui Mai al-Kaila, il presidente UCOII Ezzedin Elzir e Paolo Ferrero.


E’ chiaro che le immagini emerse non possono non destare perplessità perché non
esattamente in linea col pacifismo e il dialogo, così come le dichiarazioni della al-
Kaila su Hamas.

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