Politica

Appello choc dei deputati Pd: "Ora occupiamoci di eutanasia"

I democrat in campo per legalizzare il fine vita: "Prolungare il mantenimento di funzioni vitali non corrisponde a una vita degna di essere vissuta"

Appello choc dei deputati Pd: "Ora occupiamoci di eutanasia"

Eutanasia, fine vita, dolce morte. Ecco la preoccupazione primaria di un gruppuscolo di piddini che, in barba alla crisi economica e all'emergenza immigrazione, si stanno battendo per dar voce a quelle 67mila persone che chiedono la legalizzazione dell'eutanasia. "Siamo convinti che il Parlamento debba occuparsi della questione del fine vita, in modo attento, ascoltando le ragioni di ognuno e raccogliendo le richieste di quanti chiedono di poter decidere, di poter esercitare un proprio diritto fondamentale senza imporre nulla a nessun altro - si legge nell'appello firmato da 35 deputati dem - gli straordinari progressi della medicina ci danno una responsabilità in più legata alla possibilità di prolungare il mantenimento di funzioni vitali alle quali però per molti non corrisponde una vita degna di essere vissuta".

A premere sull'acceleratore è Stella Bianchi. Che ha lanciato un appello subito sottoscritto, tra gli altri, da Roberto Giachetti, Giuditta Pini, Ileana Piazzoni, Roberto Rampi, Simona Malpezzi, Gea Schirò, Daniela Gasparini, Matteo Mauri, Irene Tinagli, Ivan Scalfarotto e Ileana Argentin. Uno stuolo di deputati piddì che vorrebbero che il parlamento, oltre a occuparsi dei matrimoni omosessuali, si metta a discutere di "fine vita". "La medicina ha fatto progressi straordinari, di cura, di guarigione ma anche di mantenimento di funzioni vitali alle quali per molti non corrisponde però una idea di vita degna di essere vissuta - si legge ancora nell'appello - ce lo ha detto con grande forza chi ha avuto il coraggio di mettere la propria sofferenza a servizio di una battaglia civile per chiedere a viso aperto di tornare in possesso del proprio corpo, di veder rispettata la propria volontà quando la speranza non è più di guarigione, di poter decidere a quali trattamenti sanitari sottoporsi, di esercitare un diritto fondamentale, una libera scelta senza imporre nulla a nessun altro".

Nell'appello Stella Bianchi chiede di guardare ai casi di Piergiorgio Welby, Beppino Englaro e Max Fanelli e ricorda che olte sono state presentate molte proposte di legge. Tra queste anche una di iniziativa popolare, sostenuta da decine di migliaia di cittadini. "Il parlamento - conclude l’appello - deve occuparsi della questione del fine vita, in modo non frettoloso, ben ponderato, confrontando le opinioni diverse e raccogliendo le richieste e le speranze civili che tanti esprimono per veder rispettata la propria scelta e la propria dignità.

Su questo mettiamo il nostro impegno".

Commenti