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Appello al voto a urne aperte: Salvini nella bufera

Il ministro dell'Interno fa propaganda sui social. E la sinistra insorge: non rispetta le regole

Appello al voto a urne aperte: Salvini nella bufera

Roma - Silenzio per le elezioni in Abruzzo, ma il tweet di Matteo Salvini deflagra per due volte sul web, scatenando le polemiche.

Poco prima che si aprano le urne, il vicepremier, ministro dell'Interno e leader della Lega lancia il suo appello: «Io ce l'ho messa tutta! Oggi tocca a voi: dalle 7 alle 23, bastano 5 minuti del vostro tempo: una croce sul simbolo Lega e vinciamo». Le norme sui social ancora non sono molto precise e il Capitano, comunque, se ne infischia. Mentre alcuni cittadini segnalano la violazione delle regole, lui scrive il secondo cinguettio, verso mezzogiorno: «Chi non va a votare ha già perso, libertà è partecipazione!». È un invito esplicito a votare il Carroccio, che sostiene con tutto il centrodestra Marco Marsilio (Fdi), governatore. Il tweet è completo di hasthag #elezioniAbruzzo #Abruzzo #oggivotoLega, con il manifesto della Lega e la croce sul simbolo.

Il primo a protestare è il Pd che candida governatore Giovanni Legnini e Nicola Zingaretti reagisce con un contro-tweet: «Salvini viola la legge elettorale facendo propaganda. Pensano al partito distruggendo l'Italia. L'arroganza e l'incapacità al potere. Iniziamo a mandarli a casa». Fa eco, con misura, l'ex premier dem Paolo Gentiloni: «In una domenica elettorale il ministro dell'Interno non deve fare propaganda. Punto». Arriva anche Maurizio Martina: «Il ministro dell'Interno invece di garantire lo svolgimento corretto delle elezioni regionali continua a calpestare le regole per fare propaganda per il suo partito. Per lui il rispetto delle norme ormai è un optional».

Insorgono anche i radicali: «Credo sia la prima volta nella storia della Repubblica - dice la segretaria Silvia Manzi- che il ministro degli Interni, che ha il compito di assicurare il regolare svolgimento delle operazioni elettorali, si permette di interferire con il procedimento elettorale a urne aperte. È semplicemente una vergogna».

Ma l'esempio del ministro dell'Interno lo segue sui social il Fdi, con il manifesto pro Marsilio e la scritta: «Noi ci siamo. Oggi come sempre votare è importante. Non perdete questa opportunità dell'Abruzzo. Abbiamo tante sfide da vincere insieme».

La terza concorrente, Sara Marcozzi, è del M5s ma il partito tace su Salvini e lei pubblica sui social solo la sua foto al seggio: «Oggi possiamo realizzare il nostro sogno, coraggio».

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