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La Appendino è Lady tasse: spreme i suoi cittadini e chiede soldi agli italiani

La Appendino è Lady tasse: spreme i suoi cittadini e chiede soldi agli italiani

Torino - Anche il sindaco di Torino Chiara Appendino, come la famiglia Casaleggio, deve avere doti di preveggenza. Nel bilancio appena approvato, infatti, la sua giunta prevede di incassare 113 milioni di euro dalle multe stradali, ben 11 milioni in più di quanti ne erano stati preventivati in precedenza. Come fa a sapere quanti torinesi passeranno col rosso o lasceranno l'auto in divieto di sosta? Il dubbio è venuto anche al direttore finanziario del Comune di Torino, che nella sua nota integrativa a margine della manovra fa notare che le entrate straordinarie non sono certe. Ma tra le molte incertezze, una cosa è sicura: la giunta Appendino metterà mano volentieri nelle tasche dei torinesi, soprattutto quelle dei «ricchi» (considerati tali dai 1500 euro di stipendio in su). E ha già iniziato in grande stile. Perché, ad esempio, pagare tutti la stessa cifra per la sosta nelle strisce blu? Nella Torino grillina si andrà per classi di reddito. Se fino ad oggi il permesso di sosta per i residenti costava 45 euro l'anno, da maggio chi guadagna più di 20mila euro l'anno pagherà il doppio, 90 euro, mentre i nababbi oltre i 50mila euro dovranno sborsare il quadruplo per lasciare l'auto nelle strisce blu, 180 euro. «Si fa cassa con i residenti e con i possessori di un posto auto» ha protestato l'opposizione. Macché, solo un «incoraggiamento all'uso dei mezzi pubblici» ha risposto l'assessore della Appendino, già data per papabile anche come candidata premier del M5s.

Si batte cassa con i torinesi, ma anche fuori porta. La sindaca chiede infatti al governo 61 milioni di euro del Fondo perequativo Imu-Ici, cioè altro gettito da tasse, che la sottosegretaria Boschi è decisa a negarle («Le regole sono uguali per tutti»), mentre il ministro Delrio è più disponibile. Poi ci sono le altre tasse comunali. Per la Tari si prevede un aumento delle tariffe dello 0,5%, aumenta il costo dei permessi Ztl (da 100 a 200 euro), aumenta il canone dell'occupazione del suolo pubblico, si stringono le norme sulla denuncia della tassa di soggiorno. Le aliquote Imu, Tasi e Irpef invece restano invariate, perché era impossibile aumentarle. Nell'ultima rilevazione la Appendino è risultata il più gradito dei sindaci italiani.

Bisogna vedere se rimarrà sul podio anche dopo la gragnuola di tasse.

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