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Appendino: "Musulmani pagano il prezzo più alto per la paura e l'insicurezza"

Il sindaco di Torino: "Il compito dell'Amministrazione è quello di rendere gli spazi pubblici quanto più aperti e accessibili a tutti, salvaguardando le differenze e la pluralità ma anche il rispetto che ognuno di noi deve ai propri vicini"

Appendino: "Musulmani pagano il prezzo più alto per la paura e l'insicurezza"

"Nelle ultime settimane Torino è stata scossa da eventi tragici, e voglio rivolgere un pensiero a tutte le vittime che sono state coinvolte. La paura, il nostro più grande nemico, ci ha fatto vacillare. Purtroppo la paura alberga dentro di noi anche, sovente, a nostra insaputa, per poi manifestarsi in incomprensioni, odio verso ciò che non conosciamo e in comportamenti irrazionali". Così la sindaca di Torino, Chiara Appendino, nel suo discorso in occasione di Eid el Fitr in chiusura del Ramadan. "Nelle ultime settimane Torino ha vacillato, sì, ma non è caduta e non cadrà se tutti coloro che la vivono, che sentono di appartenerle, la sosterranno. Torino è la mia, la vostra, la nostra città, e tutte e tutti insieme dobbiamo prendercene cura. Il nostro compito sarà quello di essere protagonisti nella lotta alla paura", ha aggiunto la sindaca.

Che poi ha spiegato: "Voi, come anche altre culture e religioni, pagate purtroppo il prezzo più alto di questa paura e insicurezza perché ciò che è diverso, ciò che non si comprende o non si vuole comprendere sovente viene associato a fatti che in realtà spesso vedono in altro la loro origine. Le istituzioni credo che debbano sempre chiaramente affermare che non si possono dividere le religioni in buone e cattive, perché ciascun uomo e ciascuna donna nella pratica dei propri valori e precetti di fede è responsabile delle proprie scelte tanto nel bene, quanto nel male e mai nessuno può addossare ad altri, o peggio ancora ad una comunità intera, responsabilità che sono e resteranno sempre solo individuali". E ancora: "Solo in uno spazio aperto tutti trovano il loro posto. Il compito dell'Amministrazione è quello di rendere gli spazi pubblici quanto più aperti e accessibili a tutti, salvaguardando le differenze e la pluralità ma anche il rispetto che ognuno di noi deve ai propri vicini. Se è vero che si teme ciò che non si conosce, allora è necessario conoscerci meglio, aprire le porte, avere il coraggio di chiedere e di domandare per potersi formare una propria opinione.

Da questo per noi nasce la partecipazione, dal fatto che ciascuno si senta responsabile per il prossimo e per la propria comunità".

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