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Armato nel bar con gli ostaggi: "Io sono milizia dei gilet gialli"

Quattro donne sequestrate da un 17enne che spara alla polizia. Esclusa l'ipotesi terrorismo. Liberate dopo 5 ore

Armato nel bar con gli ostaggi: "Io sono milizia dei gilet gialli"

Quattro donne in ostaggio e un minorenne a tenerle sotto tiro in un bar tabacchi di Blagnac, vicino a Tolosa. È un diciassettenne, Yanis D., e si difinisce un membro della «milizia dei gilet gialli» il ragazzo che ieri ha seminato il terrore nel sud della Francia, sparando in aria e minacciando di colpire i presenti, le due proprietarie della tabaccheria e due dipendenti, una delle quali di circa 30 anni, liberata dopo quasi tre ore. Alle 21 il lieto fine: i negoziati degli uomini del Raid, le unità d'elite della polizia francese, hanno avuto successo: tutti gli ostaggi sono salvi e liberi.

Tutto è cominciato alle 16.20 nella città che da sei mesi è uno dei centri delle proteste dei jilets jaunes, oltre alla capitale Parigi. Testimoni sul posto hanno riferito che il giovane avrebbe anche esploso alcuni colpi contro la polizia.

Le fonti ufficiali non si sbilanciano sull'attendibilità delle parole del sequestratore ed escludono al momento che si tratti di un terrorista. Durante l'azione, il ragazzo ha reclamato l'intervento di un negoziatore e minacciato di uccidere un ostaggio se il perimetro di sicurezza creato dalla polizia non fosse stato allentato. Secondo i racconti, l'assalitore indossava un casco su cui avrebbe attaccato una telecamera go-pro per registrare l'azione. «È entrato con il casco in testa ma il volto non era coperto. Ci ha detto che era per il nostro bene», riferiscono i testimoni. Il giovane avrebbe lasciato un testamento, privo di riferimenti al terrorismo, trovato nella sua abitazione, nel frattempo perquisita dalle autorità, che non escludono si sia trattato di una rapina degenerata.

Facile per il sequestratore sventolare la bandiera dei gilet gialli, anche se sarà necessario capire se si tratta di un paravento per un gesto folle, magari spinto dalle violenze recenti che hanno caratterizzato le manifestazioni del movimento anti-Macron. In effetti il giovane, nato nel 2001, è conosciuto alle forze dell'ordine per violenza e degrado, pare interrogato di recente per partecipazione a un raduno dei gilet gialli in cui si sospettavano possibili devastazioni.

L'azione è avvenuta alla vigilia dell'anniversario dei due anni dall'elezione del presidente Emmanuel Macron, contro cui negli ultimi sei mesi si è scatenata la rabbia della classe media francese, sfociata nelle proteste dei gilet gialli, che però sembrano aver perso la loro spinta. Lo scorso sabato in piazza, per il 25esimo atto dei gilets jaunes, il ministero dell'Interno francese ha registraton solo la presenza di 18.

900 persone.

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