Cronache

Arrestato in Veneto il pirata della strada che ha ucciso Arturo

È un 45enne padovano rintracciato grazie alla mancanza dello specchietto nel suo van

Arrestato in Veneto  il pirata della strada che ha ucciso Arturo

Arrestato l'uomo alla guida del furgone bianco che venerdì pomeriggio ha travolto e ucciso il 17enne Arturo Pratelli. Si tratta di un commerciante di ortofrutta di Solesino (Padova) di 45 anni. Grazie ad alcuni elementi della carrozzeria del furgone rimasti sull'asfalto e ad alcune immagini riprese dalle telecamere è stato possibile chiudere il cerchio sul pirata della strada. Il fermo del camionista è stato eseguito ieri mattina dalla Procura di Siena. L'incidente nel comune di Sovicille, a pochi chilometri di distanza da Siena, in Toscana. Il giovane era stato investito mentre camminava in una zona buia a bordo strada, lungo la Provinciale 73, mentre stava tornando a casa, ed è morto durante il trasporto in ospedale. Il colpo che lo ha ucciso è avvenuto alla nuca.

Le indagini condotte dal Nucleo Investigativo e dalla Compagnia di Siena hanno consentito di individuare, attraverso i frammenti dello specchietto retrovisore e della carrozzeria, trovati sul luogo dell'incidente, la tipologia del mezzo identificato in un autocarro «Man» di colore bianco. Accertamenti tecnici hanno poi consentito di ricostruire marca, modello e colore del mezzo che ha colpite al capo la vittima proiettandola fuori dalla carreggiata. Su questo elemento è stata orientata l'analisi delle migliaia di immagini dei sistemi di videosorveglianza di Sovicille e dei comuni vicini. Grazie a questo esame è stato individuato un fotogramma relativo a un camion bianco nel momento di affrontare una curva a destra. L'immagine consentiva di apprezzare l'assenza degli specchietti retrovisori su quel lato destro del mezzo.

Anche con l'aiuto di altre immagini e dei riscontri di alcuni commercianti della zona, veniva identificato il mezzo interessato che risultava essere intestato a B.M., 45enne della provincia di Padova. Altri riscontri evidenziavano come l'uomo era solito vendere prodotti che dal Veneto trasportava nella Provincia di Siena. E così i carabinieri del Nucleo Investigativo di Padova accertavano dopo una perquisizione la mancanza degli specchietti retrovisori sul lato destro dell'autocarro. I successivi accertamenti consentivano di ricostruire la compatibilità fra i danni rilevati sul mezzo e i reperti rinvenuti sul luogo del delitto, anche in relazione a particolari tecnici confrontati e misurati. Immediato il fermo del camionista padovano.

Il giovane Arturo Pratelli travolto dal camion è morto all'ospedale «Le Scotte» di Siena: troppo gravi le ferite riportate nell'impatto con il furgone. Hanno provato di tutto i sanitari del 118 per tenerlo in vita con manovre di rianimazione. Senza mai smettere, anche sull'ambulanza che lo stava trasportando alle Scotte in condizioni disperate. Come ogni venerdì pomeriggio Arturo stava tornando a casa a piedi dopo essersi allenato con i compagni della formazione Juniores della squadra di calcio di Castelnuovo Berardenga (Siena). Era appena sceso dall'autobus e quasi arrivato quando, in un tratto poco illuminato della strada provinciale, un mezzo gli è piombato addosso a forte velocità. Ad accorgersi che era successo qualcosa di grave sono stati alcuni passanti che hanno notato il borsone da calcio del giovane lungo il ciglio della strada. Poi hanno visto il corpo del giovane riverso a terra in un campo. A quel punto sono scattati i soccorsi del 118, purtroppo vani.

Centinaia i messaggi di dolore, sgomento e vicinanza alla famiglia sui social.

La Robur Siena, di cui la vittima era grande tifoso, ha postato un lungo messaggio di cordoglio su Facebook.

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