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Arriva la tassa sulla pipì: fare i bisogni ora è un lusso

Arriva la tassa sulla pipì: fare i bisogni ora è un lusso

Quando scappa scappa. La pipì? Ma va, la tassa. Perché i democrat sul fisco hanno le idee chiare. Qualsiasi cosa tu faccia, devi pagare. Prelevi al bancomat l'odiato contante? Devi pagare. Chi glielo spiega a questi geni che i valori bollati - sigarette, marche da bollo eccetera, che ogni anno valgono ogni anno svariati miliardi - non si possono pagare cash. La tassa è la loro cifra stilistica, il miglior metodo per approfittare del successo di alcuni business. Ricordate la sigaretta elettronica? Grazie all'emendamento Vicari, lo svapo venne equiparato al tabacco. L'imposta aumentò del 50%, salendo a 0,39 euro iva per ogni millilitro di prodotto (di solito le ricariche sono da 10ml) e mise in ginocchio un settore, che ora lentamente si sta rialzando dopo che l'imposta è scesa al 5% dal 50%. E poi, prima di abolire il contante tassandolo bisognerebbe introdurre i pagamenti elettronici per gli importi sotto l'euro. Obbligatori, non a macchia di leopardo come adesso. Provate a pagare un caffè con un bancomat e vi sentirete come nel film di Cetto Laqualunque, quando uno chiede la ricevuta fiscale e il mondo si ferma a bocca aperta. Da lasciare a bocca aperta è anche l'idea di quel genio del segretario Pd Nicola Zingaretti. Cosa gli è viene in mente? La tassa sulla pipì per i bar del Lazio. Se uno entra al bar per espletare i suoi bisogni non solo deve consumare - come buona educazione e buon senso vorrebbe - ma pagare un obolo al barista per il servizio. Oh, la carta igienica costa, signora mia. E l'acqua? Ma sapete che per ogni sciacquone che finisce nella fogna a Greta Thumberg spunta un brufolo? Il problema casomai è che almeno a Roma il nuovo regolamento di polizia urbana del Campidoglio di un mese fa prevede esattamente il contrario: «È fatto obbligo agli esercenti degli esercizi pubblici di consentire l'utilizzo dei servizi igienici a chiunque ne faccia richiesta». E quindi Roma, dove oggettivamente i bar del centro sono invasi da turisti intercontinentali e incontinenti, ne resta fuori.

Gli altri bar - se passa questa proposta - devono scriverlo in modo chiaro e visibile (tipo «pipì+caffè 1 euro»). Ma come si fa in caso di bisogni più pesanti? Vuoi vedere che metteranno la tassa anche sulle feci? Vuoi vedere che andare in bagno è un bene di lusso?

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