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Assemblea meet up del M5s, bocche cucite sulla Raggi

Del Campidoglio e della situazione del sindaco Virginia Raggi non si parla

Assemblea meet up del M5s, bocche cucite sulla Raggi

Del Campidoglio e della situazione del sindaco Virginia Raggi non si parla. Fatta eccezione per qualche attivista che davanti alle telecamere sostiene il primo cittadino della Capitale o, in rari casi, non ha un giudizio positivo del suo operato: uno di loro, ad esempio, giudica "non classificabile" il lavoro dell'amministrazione capitolina. Questa è la cornice in cui si è svolta, all'auditorium Seraphicum di Roma, l'assemblea romana dei Meet up pentastellati. Evento blindato e accessi all'auditorium sorvegliati dagli attivisti del Movimento in modo da tener fuori i giornalisti e i curiosi. Partecipazione riservata agli iscritti al M5s, ma con la 'defezionè di tanti big capitolini. Pochi i "portavoce" eletti nelle istituzioni: qualche consigliere capitolino (Ferrara, Agnello, Calabrese, Guerrini. Montella) e un paio regionali del Lazio (Barillari e Perilli).

Una assemblea "rigorosamente no logo nel rispetto delle indicazioni date da Beppe Grillo" con un post, come si legge sulla pagina Facebook dell'evento. Un incontro, quello di oggi, che "non ha funzioni deliberative ma esclusivamente informative e divulgative". Bocche cucite non solo con i giornalisti, ma anche nelle conversazioni private degli attivisti nelle zone circostanti l'auditorium. Anche al bar del Seraphicum non si parla quasi mai della Raggi e del Campidoglio. Unica parziale eccezione riguarda lo stadio della Roma, argomento dibattuto da alcuni gruppetti di attivisti sparsi qua e là per le sale del centro congressi. Tutti sono comunque attenti a non farsi sfuggire alcun commento che possa essere "origliato" da cronisti e da altre persone esterne al Movimento. La discussione dell'assemblea - trasmessa in streaming - è andata avanti per tutto il pomeriggio senza riferimenti alle vicende che negli ultimi giorni hanno coinvolto il sindaco Virginia Raggi. In platea, tra gli altri, anche l'ex marito della sindaca, Andrea Severini che al termine dell'evento rassicura: "Virginia sta benissimo, reggerà".

I lavori si sono conclusi dopo una serie di relazioni. La prima parte è stata dedicata alle piattaforme tradizionali utilizzate fino ad oggi e a una piattaforma che potrebbe "accogliere le attività operative dei gruppi municipali". La discussione si è poi spostata su alcuni tavoli di lavoro che affiancano le commissioni comunali, con l'illustrazione dei metodi di lavoro e degli strumenti di rete utilizzati. Altri relatori sono stati quelli municipali che hanno riportato esperienze e sistemi di lavoro in quelli che sono i quartiere della Capitale.

Oggi era la giornata della difesa pubblica di Roberta Lombardi. Assente al meetup, l'assemblea romana dei 5 Stelle all'Auditorium Seraphicum pubblica sul suo profilo Facebook la sua 'memoria difensiva": Una grande campagna di fango attivata contro di me, tesa a mostrarci divisi mentre invece remiamo tutti nella stessa direzione - scrive la deputata ed ex membro del direttorio romano - Andrò avanti con tutta me stessa per avere giustizia e verità. E tutto questo perché io sto con il M5S, perché ho sempre fatto miei i valori che Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio ci hanno trasmesso per sostenere questo splendido progetto di partecipazione". Non è della stessa idea il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, che in una intervista a Rainews 24 sostiene che nel Movimento 5 Stelle "sono diventati uno vale l'altro piuttosto che uno vale uno. Manca completamente la classe dirigente, qualcuno capace di andare a governare". Secondo l'ex pentastellato infatti "non è stata applicata la democrazia dal basso. Si vota on line ogni tanto sulle cose che fanno comodo. Il movimento non è più quello dei valori che ci ispiravano, è diventato lotte di correnti, voglia di emergere". "Il nuovo codice etico M5S blinda la Raggi e anche altri - conclude - La blindatura si deve al fatto che a poca distanza dalle elezioni c'è troppo poco tempo per il commissariamento di Roma". Dal Partito democratico si alza la voce di Andrea Romano: "Qualcuno avverta di Maio che il suo tentativo di nascondere i disastri capitolini della Raggi sono patetici". Per Stefano Esposito, senatore Dem ed ex assessore capitolino: "Roma abbandonata e DiMaio passa il tempo a cianciare e prendere in giro i romani.

Intanto su Ostia tacciono, chissà perché".

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