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"Assurdi altri balzelli sui voli e sulle merendine"

L'economista Andrea Giuricin: «Proposte da Stato etico; i bilanci si correggono spendendo meno e meglio»

"Assurdi altri balzelli sui voli e sulle merendine"

Per aumentare lo stipendio degli insegnanti intendono tassare le merendine degli studenti. Per fare volare l'economia vogliono aggiungere una tassa sui biglietti aerei. Fino a ieri erano circolate come fantasie, ma Giuseppe Conte ha ammesso che sono tutte «idee praticabili». «A me sembrano tutte proposte da Stato etico. Sconvolgente». Lo dice Andrea Giuricin, economista dell'università Bicocca di Milano, dell'Istituto Bruno Leoni, ma soprattutto il più competente per quanto riguarda l'economia dei trasporti.

L'ultima tassa è quella sul cielo, solo in Italia rosso come i conti di Alitalia.

«Una cavolata. La più assurda delle assurdità. Gli italiani stanno già pagando una tassa sui voli. Senza tenere conto che in Alitalia lo Stato ha bruciato, nell'ultimo anno, mezzo miliardo di euro. Un'altra tassa sarebbe troppo».

E invece sarebbe di un euro e cinquanta circa

«Che si aggiungono alla tassa per il fondo nazionale sul volo; tassa già aumentata di cinque euro. Purtroppo, nessuno ha mai imparato a tagliare la spesa».

I conti: quanto otterrebbero?

«I passeggeri sono circa 150 milioni. Presto fatto. Significherebbe 150 milioni di euro. Ben poco. Senza contare che alcune regioni prevedono un'ulteriore tassa sul volo».

Che si chiama?

«Iresa. Una tassa ambientale. Le tasse sul volo esistono anche in altri paesi, ma non alte come da noi. La tassa è sempre una distorsione e non la soluzione per risanare i nostri buchi di bilancio. Quella che si prevede avrebbe un effetto negativo sui trasporti».

Periodicamente, il M5s ci prova con le automobili che vuole eliminare dalle strade.

«Tassano i trasporti perché, anche in questo, non sono bravi. Tassare la mobilità è sempre la via più immediata per reperire risorse così come avviene con le accise sulla benzina».

Passiamo alle merendine. Per giustificare la misura si chiama in gioco la lotta all'obesità: tassare oggi per vivere meglio domani.

«Se il problema è l'obesità, al ministro dell'Istruzione Lorenzo Fioramonti, il primo a parlare di tassa sulle merendine, consiglio di affrontarlo con la prevenzione. I divieti non servono a nulla. Le tasse sulle merendine sono da Stato etico. Uno Stato che prescrive anche cosa mangiare diventa etico».

Si studia come tassare i prelievi agli sportelli bancomat e l'ossessione rimane sempre il contante, a sinistra ritenuto il diavolo.

«Il contante non va demonizzato. Già lo si tassa. Nessuno aveva pensato a una tassa per tenere in tasca il contante».

Quali sono i tagli che ha in mente questo governo?

«Mi sembra che a essere tagliate sono solo le deduzioni. Tagliare le deduzioni significa aumentare le tasse. Se la deduzione per chi ristruttura casa scende dal 66 al 33 per cento, questo non si chiama taglio, ma aumento».

Hanno un professore al governo ma forse pochi docenti di economia. Consigli?

«Si possono recuperare risorse con le gare pubbliche. Se ne fanno poche se non nessuna. Miliardi di euro si possono trovare setacciando le municipalizzate.

La verità è sempre quella: spendiamo troppo e male».

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