Cronache

AstroLuca metterà in riga pure il robot "ribelle" Cimon

Il comandante in collegamento dalla stazione Iss: «Vedo l'avanzare dei deserti e i ghiacciai sciogliersi»

AstroLuca metterà in riga pure il robot "ribelle" Cimon

Più che una conferenza stampa, una carrambata. Con gli amici giornalisti che, «a casa di Luca», porgono la domandina. La «casa» è un po' fuori mano, trovandosi sulla Stazione spaziale internazionale (Iss); e «Luca» è un tipo assai particolare, trattandosi di Luca Parmitano. Da piccolo sognava di fare l'astronauta e poi, da grande, c'è riuscito. Mica come noi che da piccoli sogniamo di lavorare nello spazio infinito e poi, da grandi, ci adattiamo a fare gli impiegati nell'open space di un ufficio.

Ieri pomeriggio alle 15.10 nella sala convegni del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano la tensione era alta in attesa del collegamento live con la «casa di Luca». Come sottofondo non c'è la canzone di Silvia Salemi, ma un ritornello che ammonisce: «Le domande sono riservate ai giornalisti che le hanno inviate per tempo e con la procedura richiesta».

Timidamente chiediamo una deroga al protocollo, ma le tre inflessibili signorine che si aggirano col microfono in mano rispondono scocciate: «La mettiamo in coda. Alla fine vedremo...».

Intanto scatta l'ora X della diretta intergalattica e sul megaschermo appare, raggiante, il comandante Parmitano.

Si parte con una domanda bella tosta: «Comandante cosa le manca di più della Terra?»; Parmisano non si scompone: «Il caffè».

Il microfono passa di mano, ma il tono del quesito non decolla: «Luca, da lassù riesce a vedere la sua Sicilia?»; «Luca» non si fa inghiottire nel buco nero della cosmo-saudade, e ribatte da perfetto emigrante stellare: «No, non l'ho vista».

In compenso il comandante ha visto cose più inquietanti come «l'avanzare dei deserti e lo scioglimento dei ghiacciai». Colpa del riscaldamento globale, tema che sta molto a cuore a Parmitano che coglie la palla al balzo per lanciare un appello al mondo: «Spero che le nostre ricerche contribuiscano a fermare, o meglio, a invertire questa tendenza».

A sdrammatizzare la situazione provvede una simpatica curiosità di un collega, tra quelli legittimati a interrogare il comandante: «Luca, nella Stazione Iss circola tra voi qualche barzelletta?»; AstroLuca, da vera star, si esibisce come fosse sul palco di La sai l'ultima?: «Qui da noi si dice che non possiamo portare nulla di ingombrante, perché non c'è...spazio».

Parmitano gigioneggia in assenza di gravità, ma tiene a precisare il valore scientifico della missione ESA Beyond (che fa seguito per lui alla missione ASI Volare del 2013) con in programma 250 esperimenti in sei mesi e la riparazione di un «cacciatore di materia oscura conosciuto come Alpha Magnetc Spectometer».

Il comandante italiano della Iss avrà a che fare, oltre che con colleghi in carne ed ossa, anche con robot dal nome Cimon e dal carattere alquanto bizzarro. Pare infatti che Cimon, lo scorso anno, si sia «ribellato» al comandate dell'Iss precedente a Parmitano, il cosmonauta tedesco Alexander Gerst. Della lite tra Cimon e Gerst circolano in rete varie testimonianze, tra cui alcuni video in cui l'automa chiede al collega di AstroLuca di non essere «cattivo».

Ma può un robot - infischiandosene delle tre leggi di Asimov - rivoltarsi contro il suo creatore? Era questa la domanda che avremmo desiderato porre a Parmitano. Peccato che le tre signorine del Museo della Scienza e della Tecnicologia non ci abbiano dato il permesso. Neanche «alla fine» del collegamento, e dopo averci «messo in coda». Sarà per la prossima volta. Magari con AstroLuca in partenza per la Luna. «Sogno di tornarci», ha confessato.

Auguri.

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