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Atac, ammesso il concordato Raggi: «Vittoria»

Roma Il Tribunale di Roma ha ammesso la proposta di concordato preventivo in continuità per Atac. Ora l'azienda del trasporto pubblico romano avrà due mesi di tempo per redigere il piano di efficientamento dei conti e di rilancio aziendale. Il debito della partecipata del Campidoglio ammonta ad 1,3 miliardi di euro. Se approvato il concordato consentirà ad Atac di congelare questi debiti e spalmarne il pagamento nell'arco di 5 anni. Il piano di ristrutturazione dell'azienda sarà chiamato ad intervenire soprattutto sul nodo del personale e su quello delle proprietà aziendali. La spesa per gli 11.700 lavoratori è una delle più onerose per l'azienda: 530 milioni di euro a fronte di una valore della produzione di un miliardo. Per fare cassa l'azienda punterà all'aumento dei ricavi, alla lotta all'evasione tariffaria e all'aumento del costo del biglietto fermo a un euro e cinquanta dal 2011. Scelta, quest'ultima, che potrebbe rivelarsi vana (l'evasione sui bus è praticamente totale) e comunque impopolare vista la qualità del servizio. Dopo la presentazione del piano il Tribunale riunirà l'assemblea dei creditori per sottoporre a votazione il documento, se otterrà la maggioranza si andrà verso l'approvazione definitiva. «Oggi inizia il procedimento di rinascita di Atac, è la vittoria dei cittadini», ha commentato la Raggi.

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