Europa

"Un attacco agli ideali dell'Unione. A rischio l'obiezione di coscienza"

L'avvocato: "Voto non vincolante, ma sarà usato sul piano culturale"

"Un attacco agli ideali dell'Unione. A rischio l'obiezione di coscienza"

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Vogliamo l'Europa o vogliamo il nulla? Se lo chiede, dopo il voto dell'europarlamento sull'aborto, l'avvocato Domenico Menorello, componente del Comitato Nazionale di Bioetica e portavoce del network associativo «Ditelo sui tetti».

Vengono messi in pericolo i principi valoriali, anche legati all'obiezione di coscienza fra i medici?

«Non solo, questo voto mette in pericolo l'Europa stessa e gli ideali per cui l'Europa è tale. Il Parlamento europeo ha voluto scimmiottare la Francia e la costituzionalizzazione di questo diritto, non umano, potrebbe portare, in prospettiva, a comprimere lo spazio dell'obiezione di coscienza. D'altronde nel documento si denuncia una presunta difficoltà nella pratica abortiva in Italia, additando l'obiezione di coscienza come responsabile. Io dico sempre che purtroppo in Italia ci sono più punti aborti che punti nascite»

Con il network «Ditelo Sui tetti» avete chiesto di cambiare la non-Europa: ovvero?

«L'Europa ha un suo significato nella storia dell'umanità, abbeverandosi così alle radici giudaico-culturali e giudaico cristiane ed è ancora un esempio di bellezza nell'attenzione e nella cura dei più fragili. Voglio dire che la grandezza dell'Europa anche rispetto a tantissime altre civiltà è che appunto non ha mai subordinato alla posizione di potere o alla posizione sociale la dignità della persona, ma ne ha sempre riconosciuto il valore assoluto, specie nelle fragilità. Oggi invece si vuole affermare il diritto della parte più forte a sopprimere la vita debole: è chiaro che siamo totalmente in un'altra dimensione valoriale assiologica che non è più quella europea».

Cosa si rischia da un punto di vista giuridico nel nostro Paese?

«Pressoché nulla, perché non è un voto vincolante ma verrà invece usato sul piano culturale della propaganda di chi vuole distruggere l'Europa, portando i popoli europei all'indifferenza verso le fragilità e a girare lo sguardo dall'altra parte rispetto allo stupore per la vita, in particolare per la vita nascente. Questo voto è un grande atto di masochismo, perché l'Ue ha davanti a sé il baratro del tracollo demografico che, a sua volta, tutto farà crollare. Ci si aspetterebbe che il Parlamento europeo andasse esattamente in una direzione opposta. Ma per fortuna ci sono le elezioni alle porte e sarà questo uno dei temi da mettere in discussione.

Vogliamo l'Europa o vogliamo il nulla?».

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