Politica estera

Gli auguri artici di Navalny: "Mi mancate, non sono solo"

È tornato a farsi vivo con un messaggio di Capodanno Aleksei Navalny, il dissidente spedito in carcere dal 2021 in seguito a una serie di sentenze pilotate seguite a un tentativo di avvelenamento fallito

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È tornato a farsi vivo con un messaggio di Capodanno Aleksei Navalny, il dissidente spedito in carcere dal 2021 in seguito a una serie di sentenze pilotate seguite a un tentativo di avvelenamento fallito. Il blogger, che da qualche tempo si trova in una colonia penale di Siberia dove è da poco stato trasferito per scontare le diverse condanne che ammontano a una trentina di anni di reclusione, ha voluto rassicurare sostenitori e familiari con un messaggio diffuso sui social network, in cui mostra di essere positivo pur non nascondendo di sentire «terribilmente» la mancanza di tutti i suoi cari.

«Questo - ha scritto Navalny - è il terzo anno in cui scatto la tradizionale foto di Capodanno in famiglia con Photoshop. Sto cercando di stare al passo con i tempi e questa volta ho chiesto a un'intelligenza artificiale di disegnarmi. Spero sia venuto fuori qualcosa di fantastico».

Più avanti nel messaggio, illustrato dal fotomontaggio in cui appare con i suoi, e rilanciato dai suoi follower, Navalny scrive: «Mi manca terribilmente la mia famiglia. Yulia, i miei figli, i miei genitori, mio fratello. Mi mancano gli amici, i colleghi, il nostro ufficio e il mio lavoro. Mi mancate tutti terribilmente. Non provo alcun sentimento di solitudine, abbandono o isolamento. Il mio umore è ottimo e piuttosto natalizio. Ma non c'è niente che possa sostituire la normale comunicazione umana in tutte le sue forme».

Il dissidente conclude raccomandando a chi lo legge di «continuare a essere una persona buona e onesta e cercare di essere un pò migliore e più onesto nel prossimo anno. Per me stesso, questo è più o meno quello che mi auguro. Non ammalatevi e prendetevi cura di voi stessi. Abbracci artici e saluti polari a tutti. Vi voglio bene».

Navalny, 47 anni, è scampato all'avvelenamento nell'agosto 2020, quando si sentì male su un volo da Tomsk e Mosca e si salvò grazie a un atterraggio di emergenza e alle successive cure a Berlino .

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